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I Tg "sciacalleggiano" su Anno Zero, ma il "core business" è il calcio scommesse
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di Osservatorio Tg

I Tg "sciacalleggiano" su Anno Zero, ma il "core business" è il calcio scommesse

ASCOLTA L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 10 GIUGNO 2011
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I Tg di venerdì 10 giugno - Gli ultimi giorni di sostanziali ritrosie sui referendum, di richiami dell’Agcom e di polemiche che vedono l’informazione al centro dello scontro, non impediscono ad un paese , da sempre “nel pallone”, di specchiarsi in telegiornali  che, come un sol uomo, aprono o comunque dedicano moltissimi servizi al calcio scommesse. Da lunedì a stasera ben 33 titoli.
Il caso Santoro è “altissimo” su Tg la7,  con un vivace scambio tra Bruno Vespa e Padellaro, ospiti in diretta, ma anche su Tg 5 , Tg 2 e Tg 3; solo in conduzione sul Tg 1. Il corto circuito politica-informazione ha tanti padri e madri, ma sicuramente le recenti, reiterate dichiarazioni del Premier contro Anno Zero hanno ulteriormente avvitato una situazione che , secondo Enrico Mentana, rischierebbe di stritolare la nuova Direttrice Generale Lorenza Lei , “colpevole” per il Cavaliere,  di aver risolto , sì, il caso Santoro, ma con eccessivo clamore. Inseguire e “certificare” le beghe e le miserie che assillano la comunicazione  soprattutto in Tv è un lavoro improbo e avvilente.  Ci si consola  raramente quando – ed è il caso di questa sera- Tg 5 e Studio Aperto ci riportano la notizia della sentenza di appello per il caso Aldrovandi, con la conferma delle 4 condanne in primo grado. Un “caso” raro ma non isolatissimo – si veda la vicenda Cucchi – in cui il rapporto  tra media e società civile, con i suoi diritti spesso calpestati,  è  stato positivo e ha prodotto verità, coscienza e giustizia. Nel commento abbiamo voluto, proprio oggi, sentire Filippo Vendemmiati, giornalista e autore del film “E’ stato morto un ragazzo”.
Non ci capacitiamo del perché anche questa sera un’ importante testata, il Tg 5, assecondato da Studio Aperto,  ci tiene a farci sapere i retroscena del dopo royal wedding, e a ricordarci che domani Filippo compie 90  anni.  Solo ieri avevamo notato in pratica lo stesso servizio sul Tg 2: dunque, televisione commerciale e servizio pubblico  sempre più spesso a braccetto.

Alberto Baldazzi


                    Il Commento di Filippo Vendemmiati, giornalista e autore di "E' stato morto un ragazzo" 

                                                 (intervista di Luca Di Tizio)

 Filippo Vendemmiati, nonostante le tante vicende negative e morbose che i Tg ci offrono ogni sera, con il caso di Aldrovandi abbiamo visto al contrario che è possibile un’eccezione, che i media possono avere un ruolo positivo nell’esito delle battaglie civili

Imporre questi casi all’attenzione di direttori di testate è sempre molto difficile, purtroppo è molto facile proporre servizi e riempire pagine con i casi di Perugia, Erba ed Avetrana. È molto difficile parlare di casi molto più complicati, casi che chiamano in causa il tema delle forze dell’ordine, i rappresentanti dello stato ma, soprattutto in questo caso, chiamano in causa le responsabilità indirette di chi all’interno dello stato ha coperto comportamenti sbagliati o delittuosi, perché è questo quello che ci insegnano i casi Aldrovandi, i casi Cucchi, Bianzino, Uva. C’è questo tentativo da parte degli organi a servizio dello stato di non fare luce su questi episodi. Ricordiamo cosa fu detto di Aldrovandi da ministri in parlamento, si disse che era un eroinomane; così come si disse che Uva era un ubriaco e che Stefano Cucchi si è spento da solo”

Il suo film ha ricevuto il David di Donatello, ha avuto diversi riconoscimenti, mentre per poterlo trasmettere in Rai sono state comunque necessarie delle pressioni sul servizio pubblico

È stata necessaria una lunga battaglia, poiché il film è stato presentato a Venezia nel settembre dell’anno scorso ed è stato trasmesso solo a fine maggio del 2011, c’è voluto un po’ di tempo ma bisogna comunque ringraziare Rai 3 ed il direttore Ruffini di averlo finalmente accolto, nonostante le pressioni che la rete ha subito fino all’ultimo. Ricordiamo che il film era previsto in prima serata, poi è stato spostato al sabato alle 23:45 dopo diverse insistenze dell’ufficio legale della Rai, dopo che gli avvocati dei quattro poliziotti – è arrivata perfino una lettera – chiedevano di non mandare in onda il film; quando è andato finalmente in onda, seppur con un orario difficile al sabato sera, ha registrato un risultato di ascolti inaspettato: una media del 10%, con punte del 15% nell’ultima mezzora, ovvero dalle 00:30 alle 01:15”



Dati Auditel di giovedì 9 giugno 2011

Tg1 - ore 13:30 3.269.000 19,11% ore 20:00 4.809.000 22,11%.
Tg2 - 
ore 13:00 3.038.000 19,64% ore 20:30 2.626.000 10,59%.
Tg3 - 
ore 19:00 2.146.000 15,99%.
Tg5 - 
ore 13:00 4.082.000 25,82% ore 20:00 4.558.000 20,87%.
Studio Aperto - 
ore 12:25 3.085.000 25,24% ore 18:30 1.119.000 10,37%.
Tg4 - 
ore 19:00 886.000 6.51%.
Tg La7 - 
ore 13:30 966.000 5,64% ore 20:00 2.520.000 11,57%.Fonte: www.tvblog.it


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