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Draghi unisce, la P4 continua a dividere
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di Osservatorio TG

Draghi unisce, la P4 continua a dividere

ASCOLTA L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 24 GIUGNO 2011
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I Tg di venerdì 24 giugno 2011 -  Un Paese di Draghi. Tutta la politica sale sul carro del nuovo Presidente della BCE ed i Tg aprono all’unisono  sul successo italiano. La comune visione – anche tra i Tg – evapora davanti ai problemi interni. La P4 continua ad essere un’”invenzione” del Tg 3 e del Tg La 7, mentre per gli altri gli “schizzi” dei verbali di Bisignani sono solo  l’occasione per tornare sulle proposte governative sulle intercettazioni. E’ il Tg La 7 che questa sera affonda il bisturi sulle vicende del potere occulto con due servizi, uno dei quali è dedicato a quelle che apparirebbero vere e proprie ricettazioni da parte dell’ex magistrato e attuale deputato Pdl Papa: orologi e preziosi.  Interessante il servizio del Tg 2 sugli scambi di informazione tra la Procura di Perugia e quella di Napoli: possibili collegamenti P3 – P4?  Sul tema delle intercettazioni, tutti gli esponenti  Pdl, a partire da Alfano, mostrano la “faccia buona” e tutti i Tg avvalorano la tesi di una possibile apertura del PD. Ma apertura a cosa?  Tg 3  Tg la 7 cercano di spiegarlo.

Solo il TG 3 si occupa degli importanti incontri tra Confindustria e sindacati, finalizzati ad una condivisone della riforma di regole di rappresentanza e contratti. Ma, si sa, il lavoro non è di moda nei Tg e nella politica italiana.  Nel commento ed in controtendenza abbiamo sentito  proprio sul  tema  media e lavoro Altero Frigerio, direttore di Radio Articolo 1, che in questi giorni ha compiuto 3 anni.

Che Studio Aperto presenti il quinto servizio in 4 giorni sulla fine del rapporto Clooney-Canalis, ci può stare, ma che per la terza sera consecutiva la più seguita testata italiana, il Tg 1, presenti un  servizio sulla ex coppia del jet-set appare troppo anche a chi, come noi, è un forzato dei Tg e dovrebbe essere abituato a tutto. Aggiungiamo che il Tg 1 nella stessa edizione si occupa di un’altra coppia, quella di Alberto di Monaco e Charlene: una intervista tanto  “esclusiva”  da comparire anche su Tg 5.

Infine segnaliamo che Emilio Fede si è preso oggi una giornata di riposo per festeggiare il suo ottantesimo compleanno. Gli giungano anche i nostri più sinceri auguri, oltre che gli sguardi benevoli della Madonna di Mesdjugorje, che per il secondo giorno consecutivo  appare nei titoli del suo Tg in occasione del trentesimo anniversario della sua prima apparizione.

Lorenzo Coletta

 

 


                                Il Commento di Altero Frigerio, Direttore di Radio Articolo 1 

                                                    (Intervista di Alberto Baldazzi)

Altero Frigerio, Radio Articolo 1 si occupa da tre anni di lavoro ma, è paradossale affermarlo, sembra una questione di nicchia ormai - il lavoro -  in Italia

“Io sono un po’ più ottimista, complice la crisi, complice anche la voglia dei lavoratori di farsi vedere, Il lavoro ha bucato di più il video e la radio di quanto non avvenisse nel passato. L’operazione non è riuscita sulla carta stampata e in questo c’è una responsabilità chiara: la carta stampata in Italia non è libera, ogni azienda editoriale corrisponde ad un gruppo economico, industriale, finanziario o politico e quindi le attenzioni sono maggiori per l’informazione politico commerciale che detta le gerarchie. Il lavoro ed i lavoratori, le tragedie che avvengono, se non sono di quelle eclatanti – se non si auto recludono 150 lavoratori all’Asinara, se non si sale su di una gru, se non avviene il grave incidente – abbiamo il black out.”

Noi che analizziamo soprattutto l’informazione dei Tg, abbiamo però notato che anche in prime time il lavoro entra di straforo, più in generale l’economia – se per economia si intende attenzione alla crisi e agli elementi critici della società – è quasi espunta totalmente dalle scalette e dai titoli

“Il paradosso è questo: Io, dopo tre anni che mi occupo di lavoro, ti posso dire che il villaggio globale non è tale per tutti. I soggetti sociali sono ancora negletti, i sindacati fanno fatica ad avere titoli e spazi e ce l’hanno se parlano bene o male del governo o della manovra Tremonti. Ma nessuno dice che il sindacato sulla contrattazione o sulle condizioni di lavoro, o sulle pensioni, ha una sua proposta. È sempre vissuto di risulta, il sindacato – Cgil in particolare - parla a proposito di, non parla mai di quello che vuole esprimere, del messaggio che vuole mandare, di comunicare ai suoi stessi iscritti. Allora c’è bisogno di realtà di altro tipo che direttamente o indirettamente si mettano in contatto con i lavoratori.”

Due esempi: il più recente è la proposta della Cgil sulla riforma del fisco che è stata totalmente disattesa dai telegiornali, ma in buona parte anche dai giornali; un altro esempio più generale: le grandi manifestazioni e mobilitazioni di piazza - degli ultimi mesi ma anche degli ultimi anni – che hanno avuto una copertura, ora sì ora no, una copertura dal mezzo principale che è la Tv“

Questo è quanto risulta anche a noi, abbiamo commissionato una ricerca alla Svg e abbiamo visto che alcuni grandi telegiornali – parlo del Tg 2 e del Tg La7 – non hanno avuto nessuna accortezza, non dico nei titoli, ma neanche nei “pastoni” per parlare dello sciopero generale della Cgil; lo hanno fatto nel mettere lo sciopero generale della Cgil in relazione al fisco, per l’equità, per le pensioni, per la lotta alla precarietà con i disagi del servizio pubblico dei trasporti; è un po’ strano, mentre tutto il paese soffre una condizione – ci sono 4 milioni di precari – quel giorno 30.000 autobus non hanno circolato e quella viene definita la notizia principale, ma bisogna prendere atto che l’informazione italiana funziona così. Per questo bisogna cercare altri canali ed il web su questo, abbiamo scoperto, è uno strumento di particolare interesse”

Una conclusione su ciò che invece c’è, anche molto e anche troppo: Pippa Middleton - ancora ieri due titoli nei Tg di prime time - per non parlare di Canalis-Clooney che è stato il caso degli ultimi 18 mesi. È un caso o un elemento compensatorio?

“La gerarchia delle notizie è quella indubbiamente. Si dice che per accontentare il pubblico si offre ciò che il pubblico chiede, io credo esattamente il contrario: per non rispondere alle vere esigenze del pubblico, che vuole essere informato, capire, messo a contatto con i problemi, si mette lì questa melassa tra il gossip e lo spettacolo che va tanto di moda. Se poi arrivano 10 milioni di telespettatori per “Vieni  via con me”, tutti si meravigliano, ma funziona diversamente. Siamo qui per asciugare gli scogli, come dice qualcuno in politica”


Dati Auditel di giovedì 23 giugno 2011

Tg1 - ore 13:30 2.885.000 17,19% ore 20:00 3.913.000 21,00%.
Tg2 - ore 13:00 3.247.000 20,36% ore 20:30 2.313.000 11,11%.
Tg3 - ore 19:00 1.880.00 15,66%.
Tg5 - ore 13:00 4.141.000 25,60% ore 20:00 3.587.000 19,22%.
Studio Aperto - ore 12:25 3.027.000 24,38% ore 18:30 897.000 9,33%.
Tg4 - ore 19:00 716.000 5,95%.
Tg La7 - ore 13:30 941.000 5,62% ore 20:00 2.277.000 12,02%.
Fonte:www.tvblog.it


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