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L'Osservatorio TG va in vacanza, certo che a settembre ci sarà sempre da "stropicciarsi gli occhi"
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di Osservatorio TG

L'Osservatorio TG va in vacanza, certo che a settembre ci sarà sempre da "stropicciarsi gli occhi"

ASCOLTA L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 15 LUGLIO 2011
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I Titoli dei Tg di venerdì 15 luglio - L’osservatorio  va, per qualche settimana, in vacanza. Ci sentiamo poco in colpa, comparandoci con la grande azienda di servizio pubblico, la Rai, che già da diverse settimane ha mandato in ferie tutti gli approfondimenti giornalistici che riprenderanno, per altro, dopo di noi, ovvero ad autunno iniziato. Ieri  i radicali hanno manifestato contro questa tempistica “ancient regime” che ci ricorda quando la scuola finiva a metà giugno, per riprendere a ottobre. Nel commento abbiamo sentito Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21, associazione che ha prodotto la primigenia riflessione che ha fatto nascere il nostro Osservatorio. Con lui un bilancio del nostro lavoro e, soprattutto, la sintesi dei tanti macroscopici elementi critici del nostro sistema informativo.
Nel giorno degli auguri sinceri e dell’arrivederci a tutti quelli che ci hanno seguito, stimolato e, soprattutto,criticato nella nostra seconda stagione, tentiamo di scattare un’istantanea su tutte e 7 le testate di prime time, riproponendo non pregiudizi o giudizi  figli di un partito preso, ma valutazioni sostanziate  da quasi 300 numeri di Osservatorio.
Tg 1 non smentisce se stesso, e “annega” la notizie sul via libera all’arresto del deputato Papa della Commissione per le autorizzazioni alla Camera, a metà edizione, per altro presentando un servizio corretto. Inaspettatamente, poi, un servizio sui dati Istat sulla povertà, assoluta e relativa: in decine di analoghe occasioni, ricordiamo la assoluta latitanza del Tg diretto da Minzolini da ogni tema e/dato che potesse guastare la cena ai teleutenti.
il Tg 5,  sulla vicenda Papa fa meglio, e se ne occupa fin dai titoli. La testata diretta da Mimun si “rifà” subito dopo, bissando dal TG 1 di ieri la clamorosa rivelazione delle ultime foto dal telefonino di Sarah Scazzi,   che  per altro non rivelano niente. Una volta tanto un allineamento “sfasato” tra in due TG maggiormente seguiti dagli  italiani.
Per Tg 2 Papa è titolo e impaginazione “alta”, subito dopo l’apertura sull’approvazione della manovra –analoga a quella presentata da Tg 1 e Tg 5.
Per Tg 3 primi due titoli su Papa e le tensioni tra Lega e Pdl in Commissione Autorizzazioni, seguiti da altrettanti titoli sugli impatti della manovra sui ceti meno abbienti. Tg La 7 “assomiglia” al Tg3 nel peso dato questa sera alla politica, ma aggiunge un’attenzione al sociale, con titolo e servizio sui dati Istat sulla povertà, che apprezziamo proprio perché non consueta.
Studio Aperto, of course, apre con la cronaca, e chiude con il paese in provincia di Latina dove si vive bene e a lungo. Last but not least,Emilio Fede compie il capolavoro di sviluppare il peana di gioia per il governo forte che ha visto approvata la sua manovre, dialogando con un parlamentare “sbagliato”: il pidiellino Sisto, relatore di maggioranza pro Papa in Commissione Autorizzazioni, con cui si è guardato bene anche solo di accennare al destino del Deputato di cui la magistratura ha chiesto l’arresto, che la Lega e soprattutto il leader Bossi sono giunti al punto di augurarsi.
Questo vi dovevamo. A presto

Alberto Baldazzi

 


                              Il Commento di Giuseppe Giulietti, Portavoce di Atticolo 21

                                               (intervista di Alberto Baldazzi)
 

L’Osservatorio TG si prende qualche  settimana di ferie, ci sembra giusto alla fine della nostra seconda stagione parlare con Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, dalla cui idea è nato l’Osservatorio TG. Un bilancio del nostro lavoro ma anche della fase speciosa che l’informazione in Italia sta passando.

“L’Osservatorio ha documentato, giorno dopo giorno, quello che adesso vedono tutti: il conflitto d’interessi. Il sistema radiotelevisivo, nel polo Raiset, salvo qualche eccezione, invece di dare le notizie le cancella, cancella anche le grandi questioni sociali. Anche alcune esperienze come Sky, La7, alcune radio, Tg3, RaiNews ed alcune trasmissioni che continuano a privilegiare i fatti rispetto al nulla che è diventato l’essenza di gran parte della televisione italiana.”

Giulietti, la nostra impressione – non so quanto forzata dal fatto che ognuno si innamora della propria frusta in qualche misura – è che, dall’inizio dell’anno scorso ad oggi, la situazione sia : A) peggiorata dal punto di vista della qualità e dell’offerta dell’informazione sia pubblica che privata; B) Al contempo è aumentata la sensibilità verso questo scempio che si fa dell’informazione.

“È peggiorata perché è peggiorato il Presidente del Consiglio, perché prevale il metodo Boffo, perché persino il ministro Tremonti ha detto che lo vogliono far fuori a colpi di dossier, perché il presidente vuole televisioni che cancellino le notizie, perché c’è la caccia ad alcuni artisti, ad alcuni autori, ad alcuni scrittori e quelli che non hanno più libertà obbediscono al Presidente, non fanno più i giornalisti. Però è cresciuta la sensibilità, ci sono ancora straordinari autori, ma soprattutto milioni di cittadini che amano il bene comune, sono gli stessi che hanno votato di Sì al Referendum”

Giulietti, per concludere, tra le tante chicche che noi dell’Osservatorio abbiamo tirato fuori in questi mesi e in questi anni, devo segnalarne una di ieri l’altro; martedì sera il Tg1, all’interno della sua impaginazione di prime time, ha scritto esattamente quello che sto per dire: “Aumenta il rendimento dei Bot, una buona notizia per i risparmiatori italiani”. Noi ci siamo chiesti se esistesse o meno un responsabile economia all’interno della redazione del Tg1

“Sì, ma probabilmente deve chiedere al Presidente del Consiglio per sapere cosa si può dire e cosa non si deve dire. Voglio ricordare solo una cosa: oggi si parla di una manovra economica sanguinosa, fino a qualche mese fa Berlusconi e i suoi negavano l’esistenza della crisi ed iTg negavano l’esistenza della crisi. Forse al Tg1 non hanno ancora spedito una cartolina per avvertirli che il clima è cambiato.”


Dati Auditel di giovedì 14 luglio

Tg1 - 19.15% - 3.113.000 ore 13:30 23.28% - 3.948.000 ore 20:00.
Tg2 - 18.82% - 2.900.000
ore 13:00 9.52% - 1.786.000 ore 20:30
.
Tg3 - 12.61% 1.750.000
ore 12:30 14.41% - 1.540.000 ore 19:00
.
Tg5 - 21.98% - 3.443.000
ore 13:00 18.56% - 3.156.000 ore 20:00
.
Studio Aperto - 22.75% - 2.798.000
ore 12:25 11.86% - 1.024.000 ore 18:30
.
Tg4 - 6.79% - 434.000 ore 11:30 5.55% - 594.000 ore 19:00
.
Tg La7 - 6.02% - 977.000
ore 13:30 10.65% - 1.805.000 ore 20:00.


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