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I Cie "invalicabili" per l'informazione non interessano ai TG
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di Osservatorio Tg

I Cie "invalicabili" per l'informazione non interessano ai TG

 ASCOLTA L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 25 LUGLIO 2011
 Interrompiamo la “sosta” estiva dell’ Osservatorio per raccontare – almeno noi! -  quello che gli altri non raccontano. Le manifestazioni del mondo dell’informazione che si sono svolte  davanti ad una decina di Cie,  da nord a Sud, da Gradisca a Lampedusa, per ripristinare il diritto-dovere  della stampa di raccontare quello  che accade anche all’interno di uno dei luoghi drammaticamente simbolici della politica del Governo sull’immigrazione, sono state sostanzialmente snobbate da quasi tutti i Tg.
Malgrado un fiume di agenzie  – un centinaio – che hanno raggiunto tutte le maggiori redazioni e anche quelle più pigre, e malgrado il successo delle tante iniziative con lo slogan “LasciatCI Entrare”, con la presenza di gruppi di giornalisti che hanno accompagnato fino alla soglia dei Cie molti deputati dell’opposizione che hanno ancora il diritto di varcare quei cancelli, nei Tg di prime time abbiamo trovato 30 secondi in conduzione sul Tg 2 e niente sugli altri. Unica eccezione, il Tg 3 che ha dedicato all’iniziativa un titolo e un lungo servizio, chiosato da un mini editoriale  del Direttore-conduttrice Bianca Berlinguer che ha fatto riferimento dell’esigenza di non abbandonare basilari livelli di democrazia. Altra eccezione, i numerosi collegamenti realizzati da Rainews a partire dalla tarda mattinata dal Cie di Ponte Galeria, alle porte della Capitale. 
Insomma, che a causa di una recente circolare  di Maroni (aprile)  i Cie siano off limits per i giornalisti e che ciò sia  ingiusto e pericoloso, è stato denunciato dalla Fnsi e dall’Ordine dei Giornalisti – presenti oggi davanti ai Cie -, ma  sembra non interessare ai direttori e ai caporedattori delle maggiori testate.
Nel commento abbiamo sentito Giancarlo Ghirra , Segretario dell’ Ordine dei Giornalisti che – lo ricordiamo – insieme alla Fnsi ha dato vita alla Carta di Roma, un osservatorio dedicato proprio alle distorsioni nella percezione del fenomeno immigrazione da parte del mondo della comunicazione. 


                         Il commento di Giancarlo Ghirra, Segretario dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti
                                                         (intervista di Alberto Baldazzi)

Segretario Ghirra, in un’occasione in cui ci si occupa di una questione che ha una forte rilevanza civile, sociale, politica  e anche professionale,  - è il caso delle manifestazioni dell’Ordine dei Giornalisti e della FNSI, davanti ad una decina di Cie in tutt’Italia - , lo stesso  mondo dell’informazione ed in particolare i Tg che noi abbiamo analizzato questa sera, snobbano l’avvenimento. Viene spontaneo un amaro commento…

“Purtroppo non è la prima volta in cui il mondo dell’informazione ignora le iniziative dei giornalisti. Noi abbiamo una scarsissima capacità di comunicare. In questo caso è particolarmente grave perché il problema era denunciare che nei centri di identificazione e di espulsione si realizza una chiusura verso i giornalisti e, conseguentemente, verso i cittadini che così non possono essere informati di ciò che accade lì dentro”

Quando poi i giornali e, soprattutto, le televisioni si occupano di immigrazione . un problema di estrema rilevanza sociale -, si utilizzano spesso termini e definizioni gergali  con percezione negativa. Questo sia l’Ordine che il Sindacato lo hanno rilevato, tanto che la carta di Roma proprio questo  intende occuparsi, approfondendo l’analisi della comunicazione in questo ambito…

“Dobbiamo essere franchi. Dobbiamo dire che i noi giornalisti italiani su questo terreno non siamo all’altezza; dobbiamo fare ancora molta strada per informare correttamente sul mondo dell’immigrazione. Esistono tra noi frange ampie che manifestano ritardi culturali e ritardi professionali. Anche il modo in cui si è sottovalutato il movimento che si è manifestato oggi davanti ai Cie, dimostra che è ancora lunga la strada che dobbiamo fare”.


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