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“Informe-Rai”: denunce di massa all’Agcom per dibattiti su temi cancellati dall’informazione
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di redazione

“Informe-Rai”: denunce di massa all’Agcom per dibattiti su temi cancellati dall’informazione È stata presentata questa mattina a Roma la campagna “Informe-RAI”, lanciata da Radicali Italiani. Obiettivo della campagna è ottenere che la RAI informi e organizzi dibattiti sui temi sino ad oggi oscurati, quali debito pubblico, ecologia, immigrazione, welfare, concorrenza e tutela del consumatore, droga, giustizia e carceri, riforma dello Stato e riforma elettorale, rischio sismico e ricostruzione dell'aquila, Unione Europea.
Per questo i Radicali mettono a disposizione dei cittadini moduli scaricabili online (http://www.Radicali.it/informerai) per chiedere l’intervento  dell'Autorità delle garanzie nelle Comunicazioni.
“ Se da vent'anni il nostro Paese non riesce a risolvere questioni centrali come la riduzione del debito pubblico, l'abnorme durata dei processi o le sfide ecologiste, è perché questi temi sono esclusi dall’agenda televisiva e quindi da quella politica” ha dichiarato Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani, il quale ha aggiunto “Solo se si coinvolgerà l’opinione pubblica in grandi dibattiti, costringendo la politica a prendere posizione, avremo quelle riforme non più rinviabili”.
Secondo il dossier presentato dal Centro d’Ascolto dell’informazione Radiotelevisiva nell'ultimo anno le tv nazionali hanno del tutto ignorato i temi oggetto della campagna. Considerando Porta a Porta, Annozero e Ballaro’, su 223 puntate dell’ultima stagione solo una ha riguardato questioni ambientali, 3 l’immigrazione, 7 l’economia e 9 la giustizia (4 delle quali però su leggi ad personam e processi Berlusconi), mentre nessuna per tutti gli altri temi. Sono state 30 invece le puntate dedicate alla cronache nera, di cui 15 solo per il caso di Sara Scazzi.
Alla campagna aderiscono i Verdi, per i quali era presente il Presidente Angelo Bonelli , secondo il quale "Inquinamento, ambiente e green economy sono 'desaparecidos' del sistema informativo italiano: notizie che nel resto del mondo sono quotidiane, in Italia semplicemente non esistono.  E' una situazione che non trova eguali in Europa ".
Laura Boldrini, portavoce dell’Alto Commissariato per i rifugiati, nel commentare i dati che mostrano come il 36% della cronaca nera dei telegiornali riguarda persone immigrate, ha sottolineato come “in tv si trovi solo una rappresentazione negativa del fenomeno migratorio e dei rifugiati, lontana dall’esperienza diretta degli italiani” e ha chiesto che il servizio pubblico” racconti le storie dei migranti e quelle dei Paesi da dove fuggono”.
“ Una iniziativa opportuna perché è su questo campo che si misura lo stato della nostra democrazia” ha sostenuto Riccardo Iacona, il quale ha ricordato come “non è soltanto una questione di par condicio ma di cancellazione della realtà. Se i temi non entrano in circolo nell'opinione pubblica, non finiranno mai sul tavolo della politica”.
Anche l’Istituto Bruno Leoni aderisce alla campagna. Secondo il suo direttore, Alberto Mingardi “ ogni italiano ha 31 mila euro di debito, neonati inclusi, ma non lo sa nessuno. Da trent’anni il debito pubblico è l'emergenza italiana che blocca lo sviluppo del Paese ma non c’è mai stato un dibattito che consentisse agli italiani di sapere quali sono le diverse proposte per ridurlo” .
Il tesoriere di Radicali Italiani, Michele De Lucia, ha infine ricordato che “sull’iniquità del welfare italiano che non aiuta chi è senza lavoro e regalerà pensioni da fame ad intere generazioni nessuno informa o propone cosa fare.”

In conclusione è stato presentato il primo video della campagna “InformeRai” che ha ad oggetto questa volta il debito pubblico, confrontando come il tema viene trattato dalle tv italiane rispetto a quelle USA
http://www.youtube.com/watch?v=3N4TL2x6978

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