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Tre mesi per salvare Confronti
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di redazione Confronti

Tre mesi per salvare Confronti Il numero di ottobre di Confronti si apre con un appello del direttore Gian Mario Gillio per la salvezza del nostro mensile. Da molto tempo cerchiamo di sensibilizzare i lettori sull’importanza di abbonarsi o regalare un abbonamento ad amici, parenti e conoscenti per tenere in piedi una rivista che non è solo informazione di qualità su temi poco trattati dai grandi media, ma è anche una società cooperativa che da decenni fa del dialogo interculturale e interreligioso, della laicità dello Stato e del pluralismo il suo orizzonte. La cooperativa Com Nuovi Tempi e Confronti, infatti, organizzano seminari, viaggi di istruzione, iniziative culturali e di dialogo che coinvolgono persone di ogni provenienza. Da sempre ci sta a cuore il problema del conflitto israelo-palestinese e nel nostro piccolo ci sforziamo di favorire il contatto e la collaborazione fra operatori di pace e protagonisti del dialogo di entrambe le parti in causa.

Siamo una realtà piccola ma coraggiosa. Non abbiamo e non vogliamo avere sponsor, né economici né politici. Non riceviamo finanziamenti dallo Stato e ora sono state aumentate anche le tariffe per le spedizioni postali, il che ci rende sempre più costoso raggiungere i nostri abbonati. Abbiamo purtroppo toccato un deficit economico molto grave, che dobbiamo assolutamente ripianare entro dicembre, altrimenti saremo costretti a chiudere. Come soci lavoratori di questa cooperativa ci sentiamo pienamente coinvolti in questa campagna di salvezza e abbiamo già deciso di rinunciare totalmente allo stipendio di dicembre e di affrontare ulteriori sacrifici economici.

Pensateci un attimo: quante riviste conoscete che, invece di avere unicamente il Vaticano come fonte di informazione in materia religiosa, danno voce e visibilità a tutte le fedi (anche quelle di cui gli altri media non si occupano) in una prospettiva laica e pluralista? Se pensate che le edicole e le librerie siano già piene di riviste così, allora potete anche lasciarci chiudere senza rimpianti. Ma se invece – come noi – pensate che di Confronti ci sia davvero bisogno, potete sostenerci con nuovi abbonamenti o semplicemente con un contributo in denaro: anche pochi euro possono essere preziosi per aiutarci a scongiurare la chiusura.


www.confronti.net

abbonamenti@confronti.net

tel. 06.4820503; 06.48903241

Versamenti su c.c.p. 61288007 intestato a coop. Com Nuovi tempi, via Firenze 38 - 00184 Roma.

Bonifico bancario - IBAN:  IT64Z0558403200000000048990

 
● LO STATO DI PALESTINA: TRA SOGNO E REALPOLITIK

Il 23 settembre il leader palestinese Mahmud Abbas (Abu Mazen) ha chiesto all’Assemblea generale dell’Onu il riconoscimento dello Stato di Palestina. Scontata l’opposizione del premier israeliano Benjamin Netanyahu; preannunciato, ma non per questo meno sconcertante, il no di Barack Obama. I motivi di speranza, per il futuro, ma anche di fondata preoccupazione. Editoriale di David Gabrielli.

 

● GLI USA E IL GRIGIO «AUTUNNO ARABO»


Le speranze alimentate dalle cosiddette «rivoluzioni arabe» di inizio 2011 – mette in rilievo Mostafa El Ayoubi – hanno ben presto ceduto il passo alla delusione. Intanto, Usa e alleati stanno riprendendo il controllo della situazione nel tentativo di ridisegnare la mappa del mondo arabo, colonizzando la Libia e preparandosi ad un intervento in Siria.

 

● MONI OVADIA: «NON CADERE NELLA TRAPPOLA DEL NAZIONALISMO»


Intellettuale e artista eclettico, Moni Ovadia spazia dal teatro alla musica klezmer, tenendo sempre viva l’attenzione per la cultura yiddish, che contribuisce a far conoscere al grande pubblico, e non mancando mai di esprimere la sua opinione – spesso «scomoda» – anche su questioni sociali e politiche. Michele Lipori lo ha intervistato per Confronti.

 

● SE LA POLITICA NON È ALL’ALTEZZA DELLA CRISI

Crisi economica e crisi della democrazia si alimentano reciprocamente: l’aumento delle disuguaglianze, in cui il liberale Keynes avrebbe probabilmente visto la causa principale della crisi, è andato di pari passo con la personalizzazione del conflitto politico e con il venir meno di ogni cultura politica. Servizio di Felice Mill Colorni.

 

● QUANDO IL CINEMA RACCONTA I MIGRANTI

Olmi, Crialese, Patierno, Segre, Lombardi... assistiamo ad uno straordinario fenomeno che vede un’attenzione crescente del cinema italiano verso il tema dell’immigrazione. Un’attenzione che non è solo «artistica», ma anche sociale e politica, se pensiamo all’appello di registi e attori contro i respingimenti e la xenofobia. Servizio di Umberto Brancia.

 

● ERRI DE LUCA: «LA VERITÀ È UN’ESPERIENZA FISICA»


Incontro con lo scrittore Erri De Luca, di cui è appena uscito «I pesci non chiudono gli occhi» (edizioni Feltrinelli). Daniela Siri, che lo ha intervistato per Confronti, in questo servizio cura anche la recensione di un altro libro di De Luca, «Le sante dello scandalo».

 

● E INOLTRE…

Stanare gli evasori? No, tassare gli immigrati! (Franca Di Lecce)

Una manovra che accentua la crisi (Umberto Brancia)

Corno d’Africa. Basta con l’elemosina (Jean-Léonard Touadi)

Le carceri in conflitto con la legalità (Valter Vecellio)

Ricordo di Giorgio Girardet (a cura di Piera Egidi Bouchard)

Le rubriche

Note dal margine (Giovanni Franzoni), Osservatorio sulle fedi (Renato Fileno), Libri (Stefania Sarallo, Giuliano Ligabue).

Le notizie

Pena di morte, Diritti umani, Colombia, Rom e migranti, Censimento Istat, Sikh, Ambiente, 11 settembre, Chiesa cattolica, Ortodossi, Turchia, Spagna, Spiritualità, Informazione, Ricordo di Giancarlo Zizola.

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