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Per TGLa7 è la "final destination" Per Fede non è successo niente
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di Osservatorio TG

Per TGLa7 è la "final destination" Per Fede non è successo niente

ASCOLTA L'OSSERVATORIO TG DELL'11 OTTOBRE 2011
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I Tg di martedì 11 ottobre 2011 - Esordiamo con l’introduzione di Emilio Fede: “La politica in prima pagina, per le riforme della giustizia, per l’articolo 1 sul rendiconto dello Stato che ha subito una battuta d’arresto – se ne riparlerà domani -; d’altra parte su questo problema ci saranno articoli, pareri, contrapposizioni etc.; il Presidente del consiglio su questo argomento ha detto che è un problema tecnico che si può risolvere, che si risolverà nella giornata di domani….” No comment. All’estremo opposto Enrico Mentana condivide con Casini, ospite in studio, che per Berlusconi quella di oggi e la “stazione finale”. Esplicito anche il Tg 3. Corretti – ma assai “veloci”- Tg 2 e Tg 5. Minzolini “non ce la fa” ad aprire con l’ulteriore giornata nera del governo, e “scantona” sulla liberazione dei marinai della nave italiana. A Studio Aperto è meglio non chiedere.
Lasciando la politica e  passando al “sociale”, così scarsamente rappresentato nei nostri Tg, notiamo anche stasera un’incursione del Tg 1 sulla questione giovanile, in logica  “simil Brunetta”. Il Tg 2 magnifica la ricetta del contratto di apprendistato, destinata a risolvere quasi tutti i problemi di disoccupazione. A imporre a diverse testate i reali contorni della forbice generazionale, le proteste molto più  politicamente “neutre” in corso negli Stati Uniti, in Grecia, in Spagna, A Bruxelles. Ma cosa avverrà il prossimo sabato, quando gli “indignados” percorreranno anche le strade della Capitale? Vincerà la “telecamera securitaria”, come in tante recenti occasioni?. Nel commento abbiamo sentito Paolo Beni, Presidente nazionale dell’ARCI, associazione che sta coordinando la manifestazione di Roma del 15 ottobre.
Lorenzo Coletta


                                      Il Commento di Paolo Beni, Presidente Nazionale ARCI

                                                     (intervista di Alberto Baldazzi)

Paolo Beni, il 15 gli “indignati” di tutte le capitali europee, occidentali e non solo, scendono in piazza. Ma  vorrei partire dall’informazione: qui, in Italia, soprattutto nei Tg che noi osserviamo ogni sera, è più facile che si parli degli “indignati” degli altri paesi che non del nostro. Ieri sera il Tg2 ha fatto uno strano servizio sui due milioni di italiani giovani e giovanissimi che non studiano e non lavorano, con venature abbastanza “brunettiane”. Allora partiamo da questo: la coscienza o l’incoscienza di cosa sta succedendo nel nostro paese e in molti altri a noi vicini.

“Io penso che sia molto sbagliato e anche molto irresponsabile un approccio di questo tipo ad un tema che è veramente rilevante. Tutti gli analisti stanno sottolineando- lo stesso Governatore della Banca d’Italia la settimana scorsa ha fatto un discorso molto chiaro – quanto sia centrale la discussione, per il  futuro del nostro paese, sulla questione giovanile. Noi siamo un paese che sta penalizzando fortemente le nuove generazioni, sta scaricando sulle nuove generazioni il maggior peso della crisi. E’ in atto, di fatto, un processo economico e sociale che costringe le nuove generazioni alla dipendenza dalle famiglie d’origine che gli impedisce, di conseguenza, la mobilità sociale. Questa è una scelta insensata proprio perché tutti sono in grado di capire come proprio i giovani siano la risorsa più importante per il futuro. Noi, se vogliamo immaginare una ripresa per il futuro, nel “sistema paese” dovremmo soprattutto investire sul capitale umano, su un sistema formativo moderno ed inclusivo; cogliere le sfide della società della conoscenza. E invece si fa esattamente l’opposto: il colossale “disinvestimento” sulla formazione pubblica, sulla scuola, sull’università, che si è prodotto in questi anni. Hanno mille ragioni  gli studenti che sono tornati in piazza in questi ultimi giorni a denunciare questa situazione. Penso che l’indignazione dei giovani, degli studenti, dei precari sia oggi la risposta a una situazione oggettiva ormai insostenibile.”

Beni, gli “Indignati” sfileranno il 15 in tutte le grandi capitali , ma esiste una “specificità” italiana nella maniera in cui vengono trattate, o maltrattate, le dinamiche sociali più complesse di questi anni?

“La “specificità” italiana, che sicuramente caratterizzerà la manifestazione di sabato prossimo a Roma è l’opposizione sociale, che vogliamo costruire il più ampia, il più inclusiva, il più di massa possibile alle scelte scellerate del nostro governo. Nel quadro di una serie di risposte sbagliate alla crisi di questi mesi che vengono dai governi europei, direi che il nostro governo sta facendo il peggio del peggio. La doppia manovra economica di quest’estate denota l’assenza di ogni strategia per quanto riguarda la difesa degli investimenti, l’occupazione, la ripresa  e la crescita del paese, ma è anche una manovra scellerata dal punto di vista della sua ricaduta sociale. Si è scientemente esclusa ogni possibile iniziativa che tendesse ad operare per il risanamento del debito pubblico laddove si sarebbe dovuto fare, ossia tassando le grandi ricchezze, i grandi patrimoni, combattendo l’evasione fiscale, togliendo risorse ad altri settori di spesa, come quella per il  militare che è altissima e che il nostro paese non si può permettere. Non si è voluto fare questo e si è preferito operare un taglio orizzontale sulla spesa pubblica, in particolare sulla spesa sociale; un taglio dei trasferimenti agli enti locali che produrrà una situazione sempre più insostenibile dal punto di vista dell’accessibilità e della qualità dei servizi per i cittadini.”

 

Dati Auditel di lunedì 10 ottobre

Tg1 - ore 13:30 3.915.000 22,51% ore 20:00 5.762.000 22,67%.
Tg2 - ore 13:00 2.764.000 17,64% ore 20:30 2.557.000 9,15%.
Tg3 - ore 19:00 2.538.000 15,12%.
Tg5 - ore 13:00 3.734.000 23,43% ore 20:00 5.180.000 20,49%.
Studio Aperto - ore 12:25 2.058.000 16,71% ore 18:30 1.117.000 9,05%.
Tg4 - ore 19:00976.000 5,73%.
Tg La7 - ore 13:30 1.129.000 6,47% ore 20:00 2.881.000 11,22%.

Fonte: www.tvblog.it


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