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Ferrara, i Tg e "l'onor patrio"
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di Osservatorio TG

Ferrara, i Tg e "l'onor patrio"

ASCOLTA L'OSSERVATORIO TG DEL 25 OTTOBRE 2011
ASCOLTA L'ANALISI DEI TG DEL 25 OTTOBRE 2011
ASCOLTA IL COMMENTO DEI TG DEL 25 OTTOBRE 2011

LEGGI L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 25 OTTOBRE 2011 

 

 

I Tg di martedì 25 ottobre 2011 - Tutte le testate impegnate nella “telecronaca diretta” delle  evoluzioni di serata di quella che è stata un’interminabile giornata di incontri nella maggioranza sulle risposte da dare domani a Bruxelles. Tutti “riprendono”  quasi in extremis le dichiarazioni di Alfano intorno alle ore 20 e, qualche minuto dopo, quelle di Bossi che afferma che un accordo stiracchiato si sarebbe trovato, ma lasciando indenni le pensioni. Il Tg2, in onda alle 20 e 30, è il più aggiornato, anche se tutti i conduttori e gli  inviati nei palazzi della politica ci intrattengono cercando, soprattutto,  di far passare il tempo. Qualcuno – è il caso di Studio Aperto- dà le notizie  “ a metà”, riportando le reazioni di Napolitano alle risatine di Bruxelles, ma non il suo richiamo a Berlusconi a far presto, bene, e a non smentire gli impegni assunti. En plein per Giuliano Ferrara, che corre in soccorso delle diverse redazioni, permettendo a tutti un collegamento con Piazza Farnese a Roma, sede del sit-in ridanciano davanti all’Ambasciata di Francia, in risposta alle risate di Sarkozy. TGLa 7 dà spazio a Ferrara, ma poi Enrico Mentana,  in un mini editoriale,  segnala il pericolo di rispondere “troppo” per le rime ai maggiori governanti europei, non avendo la nostra classe politica molto di cui vantarsi; a seguire, un servizio divertente della disinformazione dei politici su un tema concreto quotidiano come il prezzo della benzina.

Facendo un passo indietro, il Tg 1 anche stasera cerca di “stanare” le contraddizioni della politica francese, giungendo ad affermare che di riforma delle pensioni ha più bisogno Parigi che Roma. E’ andata meglio di ieri, quando la flotta Raiset  aveva sonoramente “mazzolato” Sarkozy. Nel commento abbiamo sentito Vittorio Roidi sul tema delle forzature e delle strozzature dell’informazione televisiva; inevitabile il riferimento proprio al protagonista di due serate di Tg,  Giuliano Ferrara, ma anche al Presidente Rai Garimberti  che, a proposito di squilibri, oggi  ha voluto segnalare qualche cosa che non va nel Tg 3. Non se la prenda Garimberti, ma  ci viene in mente una  citazione da Matteo Evangelista: “Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio, e allora potrai vederci bene per togliere la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello”; o, se si preferisce il diritto romano, “Ubi maior, minor cessat”.

Luca Fargione


 Il Commento di Vittorio Roidi, giornalista e scrittore
(Intervista di Alberto Baldazzi
)

Vittorio Roidi, la domanda può apparire ingenua e addirittura retorica, ma è possibile che non appena un soggetto rilevante, in questo caso Palazzo Chigi, non appena emetta una linea, come è successo ieri alle 1030, due terzi dei Tg italiani la sposino in maniera così militaresca? Come è avvenuto nel caso di quelle che noi abbiamo chiamato le“mazzolate”  a Sarkozy?

“Io credo che questa linea militaresca sia una conseguenza di ciò che avviene tutti i giorni. Alcuni di questi telegiornali sono militari e militanti”.

Vittorio, tu hai superato da un bel po’ i venti anni. Dalla tua esperienza personale di attento osservatore del nostro Paese, il livello di professionalità e di deontologia dei telegiornali e, più in generale, del sistema della comunicazione in Italia? Ha vissuto giornate migliori o peggiori di questa?

“Guarda, in passato ci sono stati hanno notevolmente bui, come quando c’era il monopolio o il duopolo animato. In quel periodo certamente c’era meno libertà. Oggi il problema è che la libertà non viene utilizzata, e poi è stupefacente vedere Giuliano Ferrara. Perché vedere Giuliano Ferrara sulla rete 1 della Rai, che inveisce contro Sarkozy e lo offende per difendere il governo italiano – tra l’altro devo dire che Ferrara buca il video. È bravissimo -.  La cosa stupefacente è che lui non ha un alter ego. C’è sempre lui e solo lui tutte le sere. Perché ci deve essere una sola voce, guarda caso anche lui sempre a difesa del governo. Questo è stupefacente e, guarda caso, questo non è mai avvenuto nel passato. Ma come? Si parla tanto del contradditorio … ma dov’è? Galimberti questo deve osservarlo, ma lo doveva fare da tempo. Al di là delle polemiche, e di un Ferrara che ha sostituito un Enzo Biagi, che era ben più neutro e signore; un tipo di giornalismo diverso. Però così è davvero di parte. Ci vorrebbe almeno un altro mezzora o la sera dopo. Questo, devo dire, non è mai successo in passato”.


Dati Auditel di lunedì 24 ottobre 2011

Tg1 - ore 13:30 4.106.000 22,71% ore 20:00 5.807.000 22,04%.
Tg2 - ore 13:00 3.177.000 19,23% ore 20:30 3.159.000 11,04%.
Tg3 - ore 19:00 3.139.000 16,85%.
Tg5 - ore 13:00 3.766.000 22,36% ore 20:00 5.805.000 22,02%.
Studio Aperto - ore 12:25 2.610.000 19,82% ore 18:30 1.461.000 9,93%.
Tg4 - ore 19:00 1.056.000 5,65%.
Tg La7 - ore 13:30 1.202.000 6,65% ore 20:00 3.292.000 12,34%.

Fonte: www.tvblog.it


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