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di Osservatorio TG
ASCOLTA L'OSSERVATORIO TG DEL 16 NOVEMBRE 2011
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I Tg di mercoledì 16 novembre - Nei giorni scorsi avevamo parlato di uno scarto nello stile della politica, fondato sul protagonismo ineccepibile di Napolitano, coniugato con l’aplomb del Mario Monti delle prime uscite pubbliche. Questa evidente rivoluzione estetica - e, ci auguriamo, anche politica – sta avendo un indubbio impatto sui nostri Tg. Questa sera il fiele che, pure, non era mancato fino ad inizio settimana, ha lasciato il posto al miele e ad una corretta cronaca della giornata della “svolta epocale” e dell’insediamento del Governo Monti. Su Tg 4 un “moderatissimo” e possibilista Vittorio Feltri dialoga con Fede usando toni che poco “ci azzeccano” con i titoli che Il Giornale ha fatto almeno fino ad oggi. Fa solo tenerezza, poi, la voce tremante di Fede che rivendica di poter chiamare Berlusconi ancora “Presidente” perché, spiega, è “un titolo di cui si potrà sempre fregiare”. E se Studio Aperto in un servizio fa uso di qualche arnese velocemente sorpassato, con riferimenti al “governo della Goldman Sachs”, Tg 5 si mostra aperto e corretto nel rappresentare l’intensa giornata, contrappuntata da plausi a 360 gradi, interni e internazionali. Anche Tg 1 appare ineccepibile, dimostrando che quando - spesso e volentieri- “parte per la tangente”, non lo fa perché la redazione è popolata da ebeti. Per nostra fortuna questa, poi, non era proprio la serata per un editoriale di Minzolini. Dopo cotanto Tg 1, Ferrara e la sua Radio Londra sono apparsi alquanto sfocati.
Tg 3 e Tg la 7 sono stati prodighi di servizi ed approfondimenti, alcuni dei quali dedicati al riconoscimento fatto da Monti al Cavaliere e a Gianni Letta, dopo che Napolitano si era limitato a ringraziare pubblicamente solo l’ex sottosegretario alla Presidenza. Ampio spazio, poi, al momento del passaggio di consegne a Palazzo Chigi, che tutti i Tg hanno rappresentato con tonalità tenui e quasi dolciastre.
Tornando a Tg 3 e Tg La 7, entrambe le testate hanno colto bene,e più delle altre, lo stagliarsi di Corrado Passera a “numero 2”, subito dopo Monti, nella nuova compagine. Anche la fine della “diaspora democristiana”, in relazione alla forte presenza di personalità cattoliche nel nuovo esecutivo, è colta benissimo da Berlinguer e Mentana. Il Tg de La 7 presenta un ottimo e divertente servizio sulla affollatissima riunione di “ex”, andata in scena sempre in giornata in occasione di una mostra sulla storia della DC. Il tutto, però, senza acrimonia, sorrisetti e stilettate maligne.
“The times they are a-changing?” Al titolo della storica canzone di Dylan abbiamo aggiunto , precauzionalmente e scaramanticamente, il punto interrogativo. Ma un po’ di ottimismo non guasta, considerando, ad esempio, lo spazio -inusitato solo fino a poche settimane fa - che molti Tg, compresi quelli Raiset, hanno dedicato agli sviluppo dell’indagine sul San Raffaele e su Don Verzè, “buon amico” di Berlusconi. Se sono fiori, fioriranno.
Alberto Baldazzi
I dati auditel dei TG di martedì 15 novembre
Tg1 - ore 13:30 4.127.000 23,48% ore 20:00 5.985.000 22,44%.
Tg2 - ore 13:00 2.884.000 18,08% ore 20:30 2.807.000 9,65%.
Tg3 - ore 14:30 2.019.000 12,95% ore 19:00 3.239.000 15,97%.
Tg5 - ore 13:00 3.456.000 21,29% ore 20:00 5.354.000 20,02%.
Studio Aperto - ore 12:25 2.382.000 18,55% ore 18:30 1.244.000 7,64%.
Tg4 - ore 11:30 443.000 7,13% ore 19:00 1.147.000 5,65%.
Tg La7 - ore 13:30 1.115.000 6,35% ore 20:00 3.085.000 11,46%.
Fonte: www.tvblog.it
