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La frana del Tg 1? Non si tratta di una “calamità naturale”
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di Osservatorio TG

La frana del Tg 1? Non si tratta di una “calamità naturale”

ASCOLTA L'OSSERVATORIO TG DEL 28 NOVEMBRE 2011
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LEGGI L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 28 NOVEMBRE 2011 

 

I Tg di lunedì 28 novembre -  Venerdì scorso avevamo fatto i complimenti al Tg 3 per l’ottima edizione delle 19. In precedenza avevamo notato l’andamento positivo degli ascolti della testata diretta da Bianca Berlinguer, che ieri si è  confermato col superamento della soglia dei 3 milioni e 700mila. Ma la notizia “bomba” della domenica è il sorpasso alla grande del Tg 5 sul Tg 1 nelle edizioni delle 20:  5 milioni e 300 mila contro 4 milioni e 200mila (scarsi). Non è certo la prima volta che Mimun scalza dal podio Minzolini, ma il milione abbondante di differenza rappresenta per l’ammiraglia del servizio pubblico, più che un campanello d’allarme, una campana a morto. Noi “osserviamo” che nella equipollente domenica del novembre 2010, ovvero solo un anno fa,  l’Auditel recitava così: Tg 1 - 6 milioni e 200mila, Tg 5 - 5 milioni e 400mila.  Se la matematica non è un’opinione, Minzolini ha perso in un anno 2 milioni di telespettatori e un terzo della sua audience; il sorpasso di Tg 5, avviene, sì, ma “in discesa”. Come contributo alle posizioni che anche oggi hanno animato il dibattito sulla crisi del servizio pubblico, nel commento abbiamo  sentito un maestro di giornalismo, Vittorio Roidi. Ai nostri lettori segnaliamo poi due ricerche prodotte da ambienti accademici milanesi – Massimo Scaglione, della Cattolica, e Gianpietro Mazzoleni, della Statale – per le quali l’attendibilità del Tg 1 presso i teleutenti è oramai identica a quella che si riconosce a Studio Aperto e al Tg 4.

Nelle odierne edizioni di prime time, molta economia – con una certa enfasi sul Btp-day – due pennellate di politica “retrò” – Berlusconi e la Lega – e qualche buona proposta: è il caso del Tg 5, assai didascalico sui nuovi termini entrati in uso comune,  ma mai abbastanza spiegati quali, brik, pigs, spread…

Il fatto che nessuna testata – lo stesso vale per i siti dei quotidiani – avesse la lista dei vice e dei sottosegretari, testimonia quanto meno che i lacciuoli tra politica e informazione si sono, almeno in parte, allentati. L’inaugurazione della stazione della Tav a Roma Tiburtina è colta dal Tg 3 per parlare anche della angosciosa situazione che vivono i pendolari, oltre che della manifestazione dei familiari delle vittime di Viareggio, che invece che velocità chiedono sicurezza. Infine, il Tg 2  è l’unico a dare spazio alla partenza della conferenza sul clima di Durban, ma anche a comunicarci la crisi della vocazioni tra le Clarisse nei monasteri italiani.

Lorenzo Coletta

 


Il Commento di Vittorio Roidi, giornalista e scrittore
(Intervista di Alberto Baldazzi)


Vittorio Roidi, così come le alluvioni e le vittime delle ultime settimane nel nostro bistrattato Paese non sono frutto di  calamità naturali - è un dato ormai ineluttabile, che tutti conoscono -, possiamo dire che l’inabissamento degli ascolti del Tg1 non è un fatto scontato, per il quale bisogna prendersela solo con il Fato. Forse anche  in questo caso c’è più di qualche causa antropica, che magari nello specifico si chiama Minzolini, ma non solo …

“Guarda, io non lo so. Non so se questo problema si possa ascrivere solo a Minzolini, perché mi rifiuto di credere che un uomo abbia fatto tutto questo disastro da solo. Credo che tutta la redazione, ciascuno con le proprie  responsabilità, ci debba riflettere. Certo che  riuscire a danneggiare in questo modo il Tg1, e danneggiare così la Rai, era quasi impensabile. E non lo si può attribuire soltanto alla lottizzazione: la lottizzazione c’è da tantissimi anni, è quasi sistematica; la professionalità di chi lavorava in questa grande azienda culturale  e di giornalismo,  però,  suppliva o meglio risolveva i problemi. Il problema è la credibilità. Quando si perde la credibilità il giornalismo perde su tutta la linea. Rischia proprio di fallire”.

Vittorio, due recenti e quasi contemporanee indagini delle università milanesi hanno definito l’attendibilità del Tg1 analoga, secondo i teleutenti, a quella di Tg4 e Studio Aperto. Quindi come dire? L’ammiraglia è diventata un pattino …

“Credo che Studio Aperto e Tg4 non abbiamo mai preteso di essere Tg imparziali, neutrali,  di realizzare un servizio pubblico. Hanno sempre ammesso - Emilio Fede sicuramente - di essere di parte. Adesso chi lavora al Tg1 deve riconoscere di essere stato di parte,  ed accettare di essere trattato come tale. E questo è un fallimento ancora più grave, se vogliamo ancora più doloroso perché è fallimento  professionale. Non lo si può attribuire soltanto alla politica, ma proprio al modo in cui si fanno i giornali. Se i giornali si fanno male, poi chiudono. Questa  ne è una  prova. Anche i più forti, anche i più antichi, anche quelli che hanno radici profonde: nessuno sta al sicuro; se non fa bene il suo mestiere, chiunque rischia di chiudere i battenti”

Una nota di speranza, visto che molti dicono che si sta respirando - o si cerca di respirare-  un’aria nuova. Così come sbagliando si va indietro, correggendo si va avanti. …

“Sì, figurati: oltre che sperarlo, lo credo possibile. .Però verso un ascoltatore non è che la credibilità la si recuperi così rapidamente. È facile perderla, ma molto difficile recuperarla. Che cosa si fa per dimostrare di essere diversi e di essere nuovi? Per dimostrare di essere coraggiosi e non di parte? Ed  io continuo a chiedermi  “Perché le inchieste Rai le deve fare solo Report con la Gabanelli?” Non riesco a darmi una risposta, ma per le grandi redazioni di quell’azienda di cui ho fatto parte per 10 anni, questa  in realtà è una constatazione  veramente amara”.


Dati Auditel dei TG di domenica 27 novembre 2011

Tg1 - ore 13:30 4.925.000 25,55% ore 20:00 4.178.000 16,08%.
Tg2 - ore 13:00 3.017.000 17,00% ore 20:30 2.388.000 8,61%.
Tg3 - ore 14:30 2.409.000 12,92% ore 19:00 3.674.000 17,70%.
Tg5 - ore 13:00 2.937.000 16,33% ore 20:00 5.295.000 20,41%.
Studio Aperto - ore 12:25 1.993.000 13,50% ore 18:30 1.510.000 7,76%.
Tg4 - ore 11:30 825.000 9,11% ore 19:00 1.282.000 6,17%.
Tg La7 - ore 13:30 1.346.000 6,99% ore 20:00 1.610.000 6,23%.

Fonte: www.tvblog.it


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