da Il mondo di Annibale

Non mi è stato difficile preparare la predica per il 22 dicembre, vista la liturgia: " Ha rovesciato i potenti dai troni". Ma davvero preparano un'altra guerra?

Quest'anno è stato facile imbastire un'omelia per la terza Domenica d'Avvento e per il 22 dicembre. In entrambi i casi, la liturgia proponeva il Magnificat che recita, fra l'altro: "Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote". In pochi mesi abbiamo visto troni ribaltati e padroni trascinati sanguinanti nella polvere o esposti al ludibrio nei tribunali. Abbiamo dovuto imparare i nomi dei perseguitati e degli esuli divenuti capipopolo e governanti al loro posto. Abbiamo visto l'asse dell'economia globale spostarsi ancora a nostro danno, mentre potremmo supporre che, in altre regioni del mondo, almeno qualcuno stapperà bottiglie d'oro quest'ultimo dell'anno. Con tutto questo, stupisce leggere di governanti insipienti che, in quella parte del mondo che si crede ancora egemone, preparano conflitti tardo-coloniali o l'ennesima spedizione punitiva a massacro assicurato e ragionano come se nulla fosse cambiato attorno a loro, nei loro stessi Paesi. Meraviglia leggere proiezioni demografiche su dieci lustri, sparate come se il gli anni si riproducessero a fotocopia: in Italia un cittadino su quattro sarà immigrato, nel 2065. Non stento a crederlo, mi chiedo solo su quale sito d'informazione elettronica (hodie internet) si potrà cercare cos'era l'Italia nel 2011. Secondo il Vangelo di Luca, fu Maria a comporre e cantare per prima il Magnificat, quando andò a trovare Elisabetta. Una donna incinta in casa di un'altra donna incinta, custodi della vita che, questa sì, è sempre presente e futura a se stessa, mentre dorme nel grembo materno. Certi governanti dormono poco e si svegliano con l'incubo dei giornali del mattino; altri dormono ancor meno e passano il tempo a guardarsi le spalle. Chi volete che pensi al futuro? E, soprattutto, chi volete che fra loro voglia