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di Ambra Murè
Un minore costretto a vivere lontano dal padre che, in quanto irregolare, viene espulso, subisce o no un “trauma sentimentale”? Il suo “rendimento scolastico” e il suo “sviluppo psicofisico” ne risentono? La questione è controversa. Tanto che la stessa Corte di Cassazione ha cambiato idea a riguardo. Era il 20 gennaio quando i giudici di Piazza Cavour davano infatti il via libera alla permanenza in Italia di un papà irregolare, stabilendo che nemmeno la legge può frapporsi tra un figlio e il suo genitore. Ora, di fronte a un caso analogo, la Suprema Corte ribalta il piano e stabilisce che la difesa della legalità e la tutela delle frontiere viene prima di tutto. Secondo Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia, una sentenza del genere è inaccettabile.
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