di Antonello Falomi*
Il Testo Unico della radiotelevisione, attualmente in esame presso le Commissioni competenti di Camera e Senato contiene, dopo la legge Gasparri, un altro significativo regalo a Mediaset.
Il regalo consiste nel definire la nuova pay per view realizzata da Mediaset per vedere le partite del campionato di calcio e i nuovi programmi già annunciati, non come un programma televisivo ma come un servizio della società dellâ??informazione. Questa distinzione può sembrare poco comprensibile per in non addetti ai lavori..
Ma le conseguenze sono enormi, prima fra tutte, quella di concedere a Mediaset la possibilità di estendere il monopolio privato dalla Tv tradizionale alla pay per view.
Non considerare più le trasmissioni in pay per view come programmi televisivi vuol dire sottrarli alle regole che disciplinano il settore televisivo. Prima di tutto alle regole che riguardano la pubblicità , che in conseguenza della proposta governativa vengono semplicemente cancellate. Uscire dalle regole che riguardano i programmi televisivi significa, inoltre, trasmettere programmi senza dover sottostare alla disciplina sulla fasce protette a tutela dei minori.
Le tesi di Mediaset sulla pay per view, sostenute come al solito dal Ministro competente e dal Governo, consentono di eludere perfino gli inconsistenti limiti antitrust fissati dalla Legge Gasparri. Togliendo la pay per view dalle trasmissioni televisive consente infatti di eludere lâ??obbligo di non superare il limite del 20 % nel possesso dei canali analogici e digitali complessivi e permette ai titolari di canali digitali terrestri di sottrarsi allâ??obbligo di mettere a disposizione di terzi il 40 % della loro capacità trasmissiva.
Vi è in fine da sottolineare che la collocazione della pay per view tra i servizi della società dellâ??informazione permette di non rispettare gli obblighi previsti per i programmi televisivi, di trasmissione minima settimanale di almeno 24 ore.
Il maxi regalo a Mediaset, come è sempre accaduto da quando Berlusconi è Presidente del Consiglio, serve in realtà a rendere legale, ciò che illegittimamente sta già accadendo.
Mediaset infatti ha già violato il vincolo del 20% fissato dalla legge Gasparri e ha già annunciato che il divieto di minispot durante le partite di calcio in pay per view non li riguarda,perché il loro non è un programma televisivo, ma un servizio a domanda individuale.
In più approfittando dei buchi della legislazione varata dal centro destra, Mediaset ha pre-opzionato, con la benedizione di Galliani, i diritti televisivi satellitari sul campionato di calcio italiano, pur non disponendo di piattaforme satellitari, al solo scopo di aver solo sul digitale terrestre il monopolio della trasmissione delle partite di calcio.
Anche in questa occasione si dimostra che lâ??unica cosa che il Presidente del Consiglio è riuscito a fare bene è quella di farsi gli affari suoi.
*Senatore del Gruppo del Cantiere