di Franco Siddi*
Sulla scalata al Corriere della Sera è indifferibile una iniziativa straordinaria della Consob e delle Autorità delle comunicazioni come chiesto ancora oggi anche da autorevoli personalità del mondo politico e sociale. E la politica, intanto, torni al seminato,lasci il campo delle commistioni con gli affari e si occupi davvero delle regole, per garantire trasparenza del mercato e autonomia dellâ??informazione, a partire dallo statuto dellâ??impresa editoriale. Ai nostri sistemi di garanzia si richiede una sessione estiva straordinaria di lavoro che faccia luce a monte, non dunque per presa dâ??atto, su tutti i passaggi dellâ??operazione finanziaria della scalata in corso. Vanno resi trasparenti tutti i flussi che supportano lâ??acquisizione delle azioni RCS, la loro origine e i protagonisti che muovono queste risorse in Italia e allâ??estero. Va tutelato il valore materiale e immateriale della autonomia dellâ??informazione, che rende diversa quella editoriale da qualsiasi altro tipo di impresa. Le nuove denunce di intreccio affaristico-politico (a prescindere dallâ??intervento diretto di singole personalità ) mettono insieme due questioni rilevanti su cui occorre sgomberare il campo: la speculazione finanziaria,da una parte, e, dallâ??altra, il tentativo di controllo e di condizionamento su organi primari di informazione intorno a determinati blocchi di potere. Ecco, perché alla politica più alta e alle forze sociali libere compete denunciare le questioni di cui si dibatte e porre il tema del recupero etico della stessa politica, anche per un mercato libero e pulito.
*presidente FNSI