di Kit Karson
Si chiama â??Sudocu algebricoâ?, ed è il nuovissimo gioco televisivo che ci attende alla ripresa autunnale di noi teleutenti in vacanza limitata e provvisoria. La creatività , per far televisione, dicono sia tutto. Non poteva mancare quindi ai due massimi dirigenti della Rete Ammiraglia Rai, Fabrizio del Noce e Clemente J. Mimun. Il loro Sudocu è geniale. Quello di Rai Uno si basa sui numeri negativi, dallo zero a scendere. Per esempio, meno due di ascolti al mattino, meno tre al pomeriggio, meno quattro in prima serata. Il segno più è per la concorrente (?) Mediaset.
I numeri Rai si debbono incrociare con quelli degli ascolti Mediaset senza mai ripetersi o entrare in concorrenza, e la loro somma deve dare il tempo di sopravvivenza della televisione pubblica gestita da Fabrizio e Clemente in nome e per conto di Silvio Berlusconi, rispetto alla televisione privata gestita da Pier-Silvio in nome e per conto di Silvio Berlusconi. Per maggiore comprensibilità politica e per estetica grafica, dâ??ora in avanti scriveremo di Pier-Fabrizio e di Pier-Clemente.
La variante Tg1 del Sudocu algebrico, sempre basata sui numeri negativi, prevede la possibilità di sostituire un numero con una parola. Una sorta di gioco enigmistico oltre che matematico. Un esempio. Il numero negativo fra gli ascolti del Tg1 delle 20 e il Tg5 concorrente, può essere sostituito dalla parola â??Rilancioâ?. Lo spiega bene lo stesso direttore del Tg1 Pier-Clemente in una intervista di due giorni fa al quotidiano lâ??Avvenire.
Meno credibilità complessiva? più edizioni dello stesso Tg1 non credibile, ad orari variabili. La nuova teoria matematica è che la somma di tanti meno, per il Tg1 di Pier-Mimun assume il segno più. Più edizioni, più giornalisti da assumere, ci spiega il novello Einstein della teoria della relatività giornalistica. Più giornalisti assunti da Pier-Clemente, più zavorra professionale e politica che si troverà sulla gobba chi dovrà impegnarsi a salvare, assieme allâ??Italia, anche la Rai.
Arbitro e garante del nuovo Sudocu algebrico, è il neo direttore generale Rai Alfredo Meocci. In attesa di sapere se la sua nomina sia legittima e non viziata da incompatibilità , il nostro dubbio da incalliti giocatori di Sudocu, riguarda il nome attraverso cui evocarlo. Alfredo, o Pier-Alfredo? Lo capiremo presto. Una sola certezza Rai in questi tempi calamitosi: Pier-Fabrizio Del Noce e Pier-Clemente Mimun hanno inventato una nuova categoria manageriale, quella del Direttore Meno, a se preferite, del Meno Direttore.