di Giuliano Santelli
Articolo 21 esprime la sua più fattiva solidarietà verso il consigliere di amministrazione RAI, Sandro Curzi, e il direttore de La Stampa, Giulio Anselmi, incolpevoli obiettivi dei propositi di querele da parte del direttore di Raiuno, lâ??ex-parlamentare di Forza Italia Fabrizio Del Noce, per le critiche rivolte allâ??operato del dirigente Rai nella vicenda ancora poco chiara della conduzione di â??Affari tuoiâ?.
La ricostruzione degli eventi fatta dal consigliere Curzi colpisce per la sua lucidità e la sua accuratezza. Sorprende, quindi, che un alto dirigente del servizio pubblico, anziché chiedere un chiarimento alla luce del sole e nelle sedi opportune aziendali, si riproponga invece di adire alle vie legali contro un suo amministratore.
Non ci sembra il comportamento dellâ??ex-onorevole Del Noce adeguato al ruolo istituzionale svolto dalla RAI, società di proprietà del governo, tramite il ministero dellâ??economia, e controllata dal Parlamento, attraverso la Commissione di vigilanza.
Articolo 21 ha a cuore il raggiungimento della verità dei fatti, per questo suggerisce al direttore di Raiuno di ritornare sui suoi bellicosi passi e di cercare un confronto dialettico, a meno che non intenda dimettersi dal suo incarico e da libero cittadino difendere il suo operato in tutte le sedi legali e istituzionali.
Finora, in RAI si era assistito a procedimenti interni punitivi e a cause legali nei confronti di quei dirigenti e giornalisti, â??colpevoli di essere fuori dal coroâ?, che hanno poi pagato con sospensioni ed emarginazioni le loro diversità di opinioni rispetto al monocolore imperante filo-governativo.
Articolo 21 è stato e sarà sempre contro le vie disciplinari e giudiziarie, e per questo chiede ai vertici RAI e anche al direttore di Raiuno di ripristinare la legalità nellâ??azienda, riportando in video i tanti professionisti emarginati, a partire da Biagi, Santoro e Freccero. Li attendiamo nel prossimo palinsesto invernale!
Non vorremmo, comunque, che per questa vicenda si venisse a scoprire che in RAI ci siano probabilmente â??chi lavora per il re di Prussiaâ?, o meglio, parafrasando un vecchio programma dellâ??epoca bernabeiana, alcuni che giocano a fare â??lâ??amico del giaguaroâ?!