di Kit Carson
Vuoi mettere un Papa Ratzingher a Colonia con un Pera qualsiasi a Rimini? Dâ??accordo che uno è il Pontefice sul Soglio di Pietro e lâ??altro è un professore di Lucca in trasferta provvisoria alla presidenza del Senato. Vuoi mettere il respiro universale delle parole ecumeniche e di dialogo di Benedetto XVI alla Festa mondiale della gioventĂš, con le fobie meticce evocate al raduno di Comunione e liberazione a Rimini? No. Nessun confronto possibile, neppure nei ridondanti resoconti dei due avvenimenti fatti dalla Rai.
Sono stati questi ultimi, se mai, ad essere stati inutilmente enfatici e indubbiamente fiori misura. Sia per il Meeting di Comunione e Liberazione, sia per lâ??evento papale. Troppi chierichetti volontari e rissosi, câ??è sembrato, attorno ad un Papa che ha mostrato al mondo di non essere il Vice di nessuno, e di non aver bisogno di cantori e coristi indubbiamente meno convincenti di lui.
Raccontano di 70 uomini e donne Rai in trasferta a Colonia. Praticamente una redazione media di un telegiornale medio grande. Standard europeo, ovviamente, mentre ignoriamo gli standard validi per Rai Vaticano. Almeno 5 giornalisti per il solo Tg1, con il mimo delle sorelle Bandiera nello spintonarsi per una comparsata video sul palcoscenico papale. â??Fatti piĂš in lĂ â?, era la musica di sottofondo in gregoriano immaginato. Mancava Zavattaro, quello pelato col pizzetto, e sâ??è notato. Poi il manipolo del Tg2, gli assaltatori del Tg3, e la melassa del Giornale radio.
La Rete Uno di Pierfabrizio del Noce ha imposto la replica di â??Io e il Papaâ?, con il bis del tuttologo e teologo Pierbruno Vespa che dopo aver modestamente sottinteso di aver ispirato Papa Woytjla, ci fa capire di avere sotto tutela anche Benedetto XVI. Ne siamo tutti rassicurati. Neppure lâ??informazione regionale governata da Angela Buttiglione si estranea dalla lotta, schierando gli inviati di Marche, Lazio, Toscana e qualcosâ??altro. Da immaginare lâ??irritazione cardinalizia e diocesana delle Regioni private della testimonianza di vox pop dialettale, dei sentimenti universali di quel popolo giovane in preghiera.