Clicca qui per il nuovo sito di Articolo 21 »
Ricerca con Google
Web articolo21.info
 
 
Articolo 21 - Editoriali
Rai: un'agenda strategica per il nuovo consiglio
Condividi su Facebook Condividi su OKNOtizie Condividi su Del.icio.us.

di Luigi Mattucci

SarĂ  colpa dellâ??estate o del lungo e travagliato percorso che alla fine ha condotto la Rai ad avere un nuovo Presidente e un nuovo Direttore Generale . Fatto sta che il nuovo Consiglio di amministrazione  non ha ancora messo a punto , dopo quattro mesi dalla sua prima costituzione, unâ?? agenda dei suoi lavori, un ordine del giorno dal respiro strategico che lo ponga allâ??altezza dei numerosi e gravi problemi che il servizio pubblico si trova ad affrontare dopo i lunghi anni di gestione monocolore della destra e alla vigilia di una lunga e decisiva campagna elettorale.

Intendiamoci: alcune â?? mosse â?? sono state fatte e sono state fatte bene. Lâ??acquisto dei diritti della Champions League e dei mondiali di Calcio, la rivitalizzazione dello spirito di corpo che ha permesso ad alcuni settori aziendali di fronteggiare positivamente lâ??attacco di Mediaset alla centralitĂ  della Rai in campo sportivo, le stesse polemiche di alcuni rappresentanti dellâ??opposizione in Consiglio contro  comportamenti dirigenziali che potevano far supporre o temere atteggiamenti troppo arrendevoli di fronte alle iniziative della concorrenza , hanno dimostrato lâ??esistenza di una Rai ( di una parte della Rai ) disposta a combattere e capace persino di vincere  anche  nel periodo nel quale conflitto di interessi , Legge Gasparri, strapotere di Mediaset minacciano di rendere la  posizione dellâ?? azienda  oggettivamente difficile e subalterna agli interessi della concorrenza.

Ma i problemi della Rai vanno ben oltre la quotidianitĂ  e le contingenze dei singoli programmi e , persino, dei singoli personaggi â?? giornalisti , conduttori , artisti â?? le cui vicende  hanno animato , in questa Italia estiva e provinciale , le pagine illustrate dei rotocalchi e dei quotidiani.

I problemi della Rai che ci ha  lasciato la monocrazia di Cattaneo sono di natura strutturale e riguardano innanzitutto lâ??organizzazione dellâ??azienda, la sua strategia industriale , la sua politica delle alleanze, la sua proiezione internazionale. 

Una azienda organizzata attorno a un nucleo di fedelissimi Mediaset , che nega ai suoi dirigenti ogni autonomia decisionale e ogni responsabilitĂ  creativa ; unâ?? azienda dove i processi ideativi e produttivi sono continuamente interferiti da controlli e interventi della Direzione delle risorse umane,della Direzione risorse televisive ,della Direzione del palinsesto,della Direzione produzione; unâ??  azienda che viene sottoposta dalle forze  politiche della destra a un monitoraggio quotidiano su singoli episodi e singole notizie mentre la linea generale dellâ??informazione è costruita sugli interessi del premier, su unâ??agenda delle notizie scandalosamente manipolata , su forti omissioni e interessate promozioni. Unâ?? azienda siffatta non può essere restituita al pluralismo culturale e politico, al contributo creativo e produttivo  interno ed esterno, alla completezza e allâ??equilibrio informativo con singoli interventi sul palinsesto e inserimenti di singole personalitĂ , anche di grande spessore e valore professionale.

Eâ?? necessario invece â?? se si vuole aprire una nuova stagione di creativitĂ  e di pluralismo - che lâ??organizzazione della Rai venga profondamente ristrutturata  e â??rovesciataâ? a favore dellâ??autonomia e della responsabilitĂ  delle reti, delle testate, delle strutture â?? di genere â?? ( cinema, fiction, nuovi media ecc), degli stessi autori e collaboratori. Eâ?? appena il caso di ricordare che le stagioni culturalmente e creativamente piĂš felici della Rai sono state prodotte dalla grande autonomia garantita alle strutture di programmazione dalla Legge del 1975 che limitava esplicitamente i poteri di intervento delle  burocrazie e dei coordinamenti accentrati attorno alla Direzione generale.    

CosĂŹ pure,unâ??azienda frastornata  da scelte strategiche contradditorie  e incomplete che  da un lato hanno favorito le iniziative espansive della concorrenza sul fronte del digitale terrestre  e dallâ??altro lato hanno costretto le proposte Rai verso i nuovi mercati entro i limiti di una pluralitĂ  di canali â??di servizio â?? la cui unica logica sembra quella della rinuncia al successo di audience e della creazione di nuovi posti di lavoro ; unâ?? azienda che ha limitato  la propria  capacitĂ  di autofinanziamento versando i suoi  preziosi utili al Tesoro, rinunciando allâ??adeguamento del canone dovuto per legge, non utilizzando le opportunitĂ  strategiche e finanziarie implicite nel possesso e nella gestione di una rete di collegamento e di trasmissione che è oggi al massimo del suo valore potenziale; unâ?? azienda cosĂŹ frustrata e limitata  non può essere rilanciata , e neppure guidata nel giorno per  giorno , senza decidere una strategia unitaria di presenza sullâ??intero settore della comunicazione, senza definire opportune rinunce e nuove iniziative , smobilizzi e investimenti a lungo termine, senza affrontare in maniera definitiva e stabile le responsabilitĂ  e i doveri di chi vuole e deve essere il presidio della produzione nazionale di cultura , di intrattenimento , di educazione , di formazione.

Naturalmente la definizione di una strategia di presenza sul mercato globale della comunicazione comporta anche la definizione di alleanze  finanziarie, produttive , commerciali , strategiche. BasterĂ  richiamare gli intrecci del capitale Fininvest con Telecinco, con Tarak Ben Ammar, con il mondo dello sport ( Milan e Lega Calcio ), con le strutture editoriali della Mondatori, per far emergere  angosciosamente lâ??isolamento nel quale la Rai si trova ad affrontare la fase piĂš difficile della sua esistenza , aperta a un difficile ma possibile rilancio o a un irreversibile e rapido declino.Eppure le opportunitĂ  di alleanze , in un mercato in fase di accelerata crescita e ristrutturazione sopranazionale ci sono: ci sono con le societĂ  di produzione, con le piattaforme distributive, con le strutture che creano e distribuiscono nuovi format , nuovi personaggi, nuove forme di comunicazione.Ci sono con gli immensi e potenti blocchi di paesi emergenti ( Cina, India ; Indonesia )bisognosi non tanto di essere educati quanto di comunicare e aperti ( cosĂŹ come nel campo commerciale ) a un interscambio che per le nostre culture occidentali può essere una sfida ma è certamente occasione di contaminazione fruttuosa e innovativa.

Câ??è del velleitarismo nella definizione di un quadro di questo tipo? Dobbiamo accettare ancora una volta la rinuncia a piani ambiziosi, al livello delle capacitĂ  e delle esigenze di un paese grande e moderno come il nostro? Dobbiamo credere ancora una volta alla realpolitik di chi ci richiama alla immodificabile subalternitĂ  agli interessi partitici, alla presenza in Consiglio di una maggioranza condizionata dal conflitto di interessi, alla necessitĂ  di non affrontare problemi che possono essere laceranti non solo fra gli schieramenti ma anche al loro interno?

Io penso che  la grande opportunitĂ  e la grande responsabilitĂ  di questo Consiglio di amministrazione sia proprio questa. Di saper rinunciare alla logica degli interventi correttivi e compensativi, alle scaramucce di trincea in un campo di battaglia paludoso e penalizzante , alla lottizzazione degli incarichi e delle presenze in video , aprendo il confronto alle vere capacitĂ  culturali e professionali, superando le schematizzazioni di schieramento , affidandosi alle capacitĂ  e alla correttezza dei giornalisti , dei collaboratori, dei dirigenti.

Una Rai cosĂŹ ristrutturata avrĂ  la possibilitĂ  di competere e sopravvivere nei difficili anni che abbiamo davanti. Una Rai controllata, subalterna, lottizzata , lobotomizzata dai partiti sarĂ  presto un peso insopportabile per la comunitĂ  nazionale e per le stesse forze politiche che se ne libererebbero, con poco rimpianto , relegandola nellâ??angolo, nel nostro paese affollato, degli enti inutili  .                                                                                

Letto 535 volte
Notizie Correlate
Audio/Video Correlati
Dalla rete di Articolo 21