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Articolo 21 - Editoriali
Ci sono due Rai e due modelli di informazione
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di Vittorio Emiliani

Ci sono come due Rai in questi giorni drammatici. C??è la Rai del servizio pubblico che, malgrado tutto, fa informazione e approfondimento coi suoi inviati in Iraq, con Giovanna Botteri, con Lilli Gruber, con altri, con rubriche come Primo Piano o con TV7. E c??è un??altra Rai, come scissa dalla prima, quasi ??altra? da essa, in cui Bruno Vespa organizza una sua personale informazione sull??Iraq e dintorni in modo sensazionalistico, calcando il pedale delle emozioni facili, dando ??in diretta? la tragica notizia della brutale eliminazione dell??ostaggio italiano. Con un ministro (un ministro degli Esteri!) il quale se ne resta in studio ?? ??coi parenti?, dice ?? anziché lasciare la ribalta televisiva e tornare al suo strategico Ministero, alla Farnesina, a seguire gli sviluppi del dramma. Tanto più che il presidente del Consiglio ha pensato bene di andarsene in Sardegna a riposare e il suo vice sta facendo il sub nel Mar Rosso. ??L??Unità? di oggi (mentre grandi quotidiani tacciono) continua ad accusare il ministro di aver saputo la notizia dell??uccisione alle 23, cioè un??ora e 40?? prima di confermarla in diretta dal servizievole Vespa, davanti ai parenti angosciati degli altri ostaggi. Francamente una fatuità impressionante, una mancanza di civiltà, di senso del proprio ruolo che lascia sgomenti. Neppure la morte di un ostaggio fa notizia se non si è in grado di darla ??in diretta? tv. Ma quale autorevolezza può avere un ministro degli Esteri di questo spessore? Dove viene trascinata la Farnesina, dove finisce il suo credito, dove rotola la stessa remittenza pubblica con questi sistemi di comunicazione cinicamente sensazionali? In quello stesso salotto, la sera dopo si sorriderà, si scherzerà, si faranno battute su tutt??altri argomenti.

Meno male che tanti giornalisti della radio e della televisione pubblica continuano a ribellarsi alla politica del bavaglio e delle omissioni, e a fare nel modo più impegnato e rigoroso il loro mestiere di operatori dell??informazione in quella guerra preventiva di Bush e Blair contro Saddam. Che non è mai finita. Anzi, va sempre peggio, a quanto pare.

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