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Articolo 21 - Editoriali
Afef, paladina dell'Islam laico e bersaglio dell'odio xenofobo
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di Massimiliano Melilli

Il più ??astuto? è il consigliere regionale campano di Alleanza Nazionale, Enzo Pivellini, che, appresa la notizia dalle agenzie ha scritto immediatamente, ??di proprio pugno, un??appassionata lettera? al premier Silvio Berlusconi: ??Caro presidente, è arrivato il momento di far scendere in campo Oriana Fallaci. Chiamala tu per favore e convincila a sfidare la signora Tronchetti Provera, sì, Afef, la bella immigrata?. E qui siamo ancora alle analisi ??riferibili?. Poi invece c??è la campagna stampa del quotidiano La Padania. A fuoco alzo zero contro ??La meticcia regina dei salotti dell??alta finanza? oppure ??L??extracomunitaria di lusso?. Meglio fermarsi. La notizia della possibile candidatura dell??ex modella tunisina Afef alle Politiche del 2006 per l??Unione, ha scatenato una bagarre politica-mondana-razziale senza precedenti. L??esordio (di classe) è sempre del quotidiano leghista. Che il giorno stesso della partecipazione di Afef come testimonial alla Festa del Campanile, il tradizionale appuntamento dell??Udeur, titola così: ??Una musulmana a Telese?. Dalla Lega ad An all??estrema destra, è bastata una ??comparsata? ad un appuntamento politico, peraltro supportato da un contributo utili e intelligente di Afef al dibattito sul meticciato e l??immigrazione nell??Italia di oggi, per creare un ??bersaglio? da massacrare. Eppure, Afef ha vissuto in Libano al tempo della guerra civile. Ha provato sulla propria pelle l??ostracismo nei confronti dei migranti. Certo. Una volta arrivata in Italia ha avuto delle occasioni. E?? emersa. Si è fatta conoscere e apprezzare. Poi ha sposato un uomo, Marco Tronchetti Provera, imprenditore. Non è una colpa, per nessuna donna. Neanche per le musulmane, fino a prova contraria. A ogni occasione pubblica o apparizione mediatica, Afef si sforza di riflettere e far riflettere su temi scottanti: Islam, immigrazione, nord e sud del mondo, legge Bossi-Fini, terrorismo, religione. Lo fa in punta di piedi. Senza spocchia o superbia. In un eventuale ruolo politico, ha dichiarato di volersi avvalere della collaborazione di Emma Bonino, Rula Jebreal, Gad Lerner, figure la cui condotta è sotto gli occhi di tutti. E non ci pare si parli di pericolosi sovversivi. Che più volte hanno dichiarato di apprezzare le ??doti umane e professionali di Afef, soprattutto nella ricerca di una via di dialogo pacifico fra Oriente e Occidente e di una migliore strada di conoscenza del mondo arabo?. Siamo proprio un Paese di ipocriti. Pronti a diffidare dei musulmani che incrociamo in strada e a condannare (senza appello) un??ex modella che sogna di fare la mediatrice culturale o la consigliera del Governo in nome della pace. Ma per favore, indigniamoci piuttosto per la quotidiana istigazione all??intolleranza contro gli immigrati, messa in atto dalla Lega, un partito che siede al Governo.

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