di Danilo de Biasio*
La Perugia-Assisi è bella da raccontare. Sarà banale ma anche questa è unâ??ottima ragione per seguirla. Non si svolge in mezzo ai palazzoni di città ma si snoda tra campi e colline. Se sei fortunato puoi anche sentire il profumo di menta selvatica. Poi hai davanti a te il catalogo più completo del pacifismo: chissà se questâ??anno â?? come hanno chiesto gli organizzatori â?? il colore dominante sarà il bianco, in omaggio alla campagna per combattere la miseria. Nel 2001, guardando da un dosso quellâ??enorme serpentone, il colore dominante era lâ??azzurro delle divise scout. Ma poi, entrando nel corteo, ti rendevi conto che câ??era tanta umanità diversa: i partiti della sinistra, i sindacati, le associazioni laiche, persone senza tessera in tasca. Esattamente il mix che ha sempre rappresentato il cuore del movimento pacifista. Un conto però è teorizzarlo, un conto è vedertelo lì, con lo zaino e le scarpe comode, cartelli autoprodotti ed esperienze dirette da raccontare: la parrocchia impegnata, il comune che â??adottaâ? un progetto nei paesi impoveriti, chi ha scoperto da poco le sofferenze africane e chi è da sempre schierato per la liberazione dei popoli. Persone che non hanno molto da replicare ai giornali della destra che ciclicamente li accusa di essere anti-americani o utopisti. E loro, spesso non replicano neppure, troppo occupati a fare, a costruire. Radio Popolare â?? Popolare Network racconterà la Perugia-Assisi (e le iniziative che lâ??accompagnano) con numerosi inviati proprio perché vuole capire cosa muove â??lâ??altra superpotenzaâ?, cosa domanda a Romano Prodi e a Kofi Annan, che possibilità ha di modificare lâ??agenda politica italiana e mondiale. La marcia di questâ??anno, almeno nei collegamenti che faremo nel pomeriggio, potranno sentirla anche i manifestanti e i cittadini umbri, grazie alla collaborazione con Umbria Radio.
*responsabile popolare network