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Articolo 21 - Editoriali
Uno scandalo e una vergogna
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di Enrique Barón Crespo*

da Europa

 

Il tentativo da parte del Gruppo del Partido Popular Europeo (PPE) di boicottare il rapporto Boogerd-Quaak sulla Concentrazione dei mezzi di comunicazione mi sembra uno scandalo politico indegno del prestigio del Parlamento Europeo. Presentando 350 emendamenti dell'ultima ora alla proposta già approvata dalla Commissione Libertà Pubbliche, responsabile dell'elaborazione del suddetto rapporto, è ovvio che i conservatori intendono ostacolare il dibattito e la votazione proprio nell'ultima sessione plenaria di questa legislatura.Credo che la tattica del filibustering parlamentare sia uno strumento indegno che disonora chi ne fa uso, che evidentemente non ha trovato argomentazioni convincenti nel corso della lunga fase del dibattito in commissione. Ciò che vuole il Gruppo PPE è che il rapporto non veda la luce e che dunque non si ufficializzino le sue conclusioni. Ma è un'azione inutile, poiché queste sono già state pubblicate e sono decisive nella denuncia dei rischi che comporta per la libertà d'espressione la concentrazione di un potere eccessivo nelle mani di una persona o di un'impresa. Senza che il rapporto si riferisca specificamente all'Italia, è evidente che la situazione in questo paese richiede un'attenzione privilegiata nella versione approvata dalla Commissione e che si presenta in plenaria.Le conclusioni della relatrice Boogerd-Quaak denunciano la situazione molto allarmante per cui nella persona del primo ministro italiano Silvio Berlusconi si concentra la proprietà di tre canali televisivi privati e il controllo politico della TV pubblica Rai. Ciò presuppone un evidente conflitto d'interessi, incompatibile con le pratiche di un paese democratico e pone serie minacce al pluralismo che garantisce la libertà d'opinione. Perciò, è lecito supporre che i tentativi di bloccare il dibattito e/o la votazione del rapporto in questione rispondano all'intento di proteggere Berlusconi da parte degli eurodeputati del suo partito, Forza Italia. In questa logica di clientelismo politico è deplorevole che tale indifendibile tattica di ostruzionismo parlamentare sia approvata da tutto il Gruppo PPE, che assume così la difesa dell'indifendibile concentrazione di potere mediatico e politico dell'attuale primo ministro italiano. Che vergogna per la destra è che affronto per il prestigio democratico del Parlamento europeo! * Presidente del Gruppo del PSE Parlamento Europeo

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