di A. Di Pietro, F. Paola
di Antonio Di Pietro, Francesco Paola
Il testo sulla libertà dei media votato oggi dal Parlamento EU è una speranza appunto di libertà . Semplicemente questo, addirittura tutto questo. Ed è, al tempo stesso, un arrivederci ad un Parlamento in cui si spera le forze e le occasioni di libertà , le occasioni per la realizzazione di una
democrazia liberale saranno ancora più forti.
Ha più significati possibili questo voto? ne ha uno in particolare. Un monito ed un dovere di azione innanzi tutto agli organi comunitari (e nazionali) che in questi anni non hanno agito (che non hanno ancora agito) dinanzi alla anomalia italiana, dinanzi al monopolio mediatico che si fa
politica e determina perciò stesso la fine della politica.
La Commissione e l'AUtorità delle comunicazioni sanno che esiste un monopolio dei media che nega in radice il pluralismo televisino e concorrenziale e deve assumere posizione. Sanno che esiste il problema del mercato dei media analogici bloccato in Italia da tempo. Sanno che esiste il problema delle leggi di "favore" o personali, (ovvero delle leggi emanate in conflitto di interessi costituzionale) tese a rafforzare ulteriormente le posizioni dominanti dell'attuali presidente del consiglio.
Stime effettuate da organi di stampa certamente non di parte come Il Corriere della Sera e Il Sole 24ore stimano in centinaia di milioni di euro i guadagni che tali leggi di favore hanno o porebbero ulteriormente determinate per tali aziende.
Più ancora inestimabile naturalmente è il danno alla costituzione, alla libertà di espressione. In questo senso una collaborazione tra soggetti "plurali" che apportino competenze e qualità alla politica è il dato in assoluto più essenziale. Con Articolo 21 ad esempio intendiamo costruire un rapporto sempre più profondo, poichè di analisi e di ragioni profonde c'è bisogno come non mai.
Il Parlamento EU ha approvato quale ultimo atto questo atto di libertà e di coraggio. La libertà dei media e la libertà di espressione sono l'essenza stessa della Costituzione europea, ne costituiscono il suo dato di sintesi. Nel prossimo Parlamento, subito dopo le elezioni, trasferiremo idee e progetti
per contrastare i monopoli, per rafforzare libertà e pluralismo, affinchè non vi sia bisogno, più di pervenire ad un voto che sancisca che l'Italia è nota (triste ed ulteriore primato) in Europa per l'assenza di libertà dei media.