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di Elisabetta Viozzi
Gli attivisti della Freedom Flottilla attaccati da Israele e poi incarcerati sono tornati a casa. E i loro racconti dei giorni trascorsi in mano israeliana sono agghiaccianti.
L’attacco della marina israeliana al convoglio di navi dirette a Gaza con un carico di aiuti umanitari continua a suscitare reazioni e a mantenere alta la tensione in Medio Oriente. Il pressing internazionale su Israele per la revoca dell’embargo su Gaza si intensifica con Il Vaticano e l’Onu compatti nella richiesta di riapertura dei corridoi umanitari e da Israele si inizia ad ipotizzare almeno un alleggerimento del blocco. E, c’era da aspettarselo, il presidente iraniano Ahmadinejad prende la palla al balzo per attaccare quello che definisce il regime sionista e profetizza la sua autodistruzione. Nel frattempo, una nave irlandese, la Rachel Corrie, punta verso Gaza, decisa a forzare il blocco, nonostante Israele avverta: sarà intercettata e fermata. Con noi c'è Angela Lano, direttrice dell’agenzia Infopal e tornata ieri dal viaggio finito male con la Freedom Flottilla. E' stato un incubo, ci racconta, sembrava di essere in un film. Ma, dopo l'orrore, l'incontro tra una donna cristiana, un'ebrea ed un' islamica, in una cella israeliana, sembra quasi un messaggio di speranza.
Ascolta il servizio con l'intervista ad Angela Lano.
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