|   |   |   | 
di Giuseppe de Cesare
Luigi Spagnoli, 45 anni, che guidava una coalizione di centro sinistra con lâ??appoggio anche della SVP (il partito di raccolta di lingua tedesca), è il nuovo sindaco di Bolzano. Al termine di un sofferto e tormentato scrutinio durato 8 ore è riuscito ad avere la meglio sul candidato del centrodestra Giovanni Benussi. Eâ?? stato eletto con il 50,36 % dei voti a fronte del 45,20% di Benussi.
Ieri a Bolzano si è tornati alle urne dopo che a maggio, nel ballottaggio il candidato del centrodestra Benussi aveva avuto la meglio per solo 7 voti su quello del centrosinistra , il sindaco uscente Giovanni Salghetti Drioli. Ma la città non era governabile. Il nuovo sindaco non aveva una maggioranza e dopo un mese si dimise aprendo una complicata e conflittuale fase di commissariamento con le dimissioni del Commissario straordinario e il dimissionamento dâ??autorità del Commissario di Governo. 
Con la vittoria di Spagnoli, significativa è lâ??affermazione della SVP che per la prima volta nella vicenda autonomistica altoatesina appoggiava, fin dal primo turno, un candidato sindaco di lingua italiana, Spagnoli, divenendo anche, con il 21,85 % dei voti, il primo partito della città davanti ad Alleanza Nazionale che è scesa al 17,74 % dei voti.
Il dato politico che emerge da questa consultazione è comunque la spaccatura in due dellâ??elettorato bolzanino e lâ??incredibile frammentazione delle forze politiche che fannoriferimento allâ??elettorato di lingua italiana. 
Nonostante il risultato elettorale di maggio, infatti, anche in questa consultazione i candidati sindaco a Bolzano erano 7: oltre a quello del centrosinistra e del centrodestra, câ??era Donatella Trevisan di Nautilus ( una formazione  nata da una componente dissidente dei Verdi e dai Radicali) che ha ottenuto lâ??1,39% dei voti, Viviana degli Zotti della lista â??al Cenro con Cigollaâ? ( fuoriuscito dalla Margherita) che ha ottenuto lâ??1.35% dei voti, Luciano Munerato dei Comunisti italiani che ha ottenuto lo 0,99 % dei voti, Alexander Monsignore del â??Partito per tuttiâ? che ha ottenuto lo 0,55% e Patrizia Marangoni candidata di un partitino di lingua tedesca creato ad hoc per queste elezioni, la SVB, che ha ottenuto lo 0,21 %. 
Ma vediamo come cambia la geografia politica del consiglio comunale di Bolzano. Il caso più clamoroso è quello della Margherita che perde oltre duemila voti e due seggi. Fa il pieno invece la â??Lista Benussiâ? del candidato sindaco del centrodestra che passa da due a quattro consiglieri. Ma il salto in avanti più grosso lo realizza  la SVP che con undici seggi conquistati ( tre in più dellâ??ultima volta) diventa, come si diceva , il partito di maggioranza relativa, superando An che perde un seggio e scende a 9. Conquistano il quinto seggio i Democratici di sinistra, mentre resta a quota 5 Forza Italia. Infine i Verdi perdono un consigliere, mentre restano sulle loro posizioni Unitalia  (la destra estrema), Rifondazione comunista, Projekt Bozen, Lega Nord, Udc e i socialisti dello SDI. Perdono il seggio conquistato a maggio i Comunisti italiani e Italia dei Valori e ne guadagna due, invece la democrazia cristiana per le autonomie.
La governabilità dei numeri questa volta câ??è. Quella politica è tutta da costruire. 
 Twitter ergo sum
			Twitter ergo sum
			
			 Articolo 18. Lo “smemorato†Scalfari e il calo di consensi per Monti.
			Articolo 18. Lo “smemorato†Scalfari e il calo di consensi per Monti.
			
			 Equo compenso: via libera dalla Camera
			Equo compenso: via libera dalla Camera
			
			 Fenomeni, governo tecnico
			Fenomeni, governo tecnico
			
			 Libertà di informazione dentro i Cie, ancora troppi ostacoli
			Libertà di informazione dentro i Cie, ancora troppi ostacoli
			
			 Occupy Rai
			Occupy Rai
			
			 Rispetti i lavoratori? Ti meriti vantaggi
			Rispetti i lavoratori? Ti meriti vantaggi
			
			 Un fiore per Younas
			Un fiore per Younas
			
			 Estendere l’articolo 18? La verità è un’altra, lo si vuole smantellare
			Estendere l’articolo 18? La verità è un’altra, lo si vuole smantellare
			
			 La strage di Tolosa e l’impossibile oblio
			La strage di Tolosa e l’impossibile oblio
			
			
		

 
	



 
		 
		 
		 
		 
		