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Articolo 21 - Editoriali
La lady di ferro vince sul re del calcio
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di Bruna Iacopino

Dopo 14 anni di guerra civile, ben 250.000 morti, 600.000 profughi, la Liberia sembra aver trovato uno spiraglio di democrazia. Le elezioni presidenziali hanno sancito la vittoria della Lady di ferro Ellen Johnson-Sirleaf, età 66 anni, madre e nonna, con una carriera politica consistente alle spalle.
La Serleaf è il primo presidente donna eletto in un paese africano, che, a dirla tutta, conta su un elettorato prevalentemente femminile� tanti anni di guerra civile hanno pur avuto delle conseguenze�
Il povero Weah, profondamente convinto della vittoria, ha dovuto dire addio ai suoi sogni di gloria, troppo vecchio per il calcio, troppo giovane per la politica, soprattutto quando la scena politica è rappresentata da un paese come la Liberia, in cui câ??è tutto da ricostruire.
Ma chi è questa donna, da tutti definita la lady di ferro?
La sua carriera inizia nel 1972, sotto il presidente Tolbert, come Ministro delle Finanze. Con lâ??elezione di Samuel Doe, nel 1985, viene condannata a 10 anni di carcere per aver denunciato il regime militare dello stesso Doe. Rilasciata poco dopo si ritira in esilio volontario negli Stati Uniti dove intraprenderà una brillante carriera in seno alla politica internazionale. Dal 1992 al 1997 la Lady di ferro ricoprirà lâ??incarico di assistente amministratore e direttore dellâ??ufficio regionale per lâ??Africa del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp). Negli anni rappresenterà la Liberia in molte istituzioni finanziarie mondiali e regionali: dal Fondo Monetario Internazionale, alla Banca per lo Sviluppo Africano fino alla Banca Mondiale. Sarà uno dei sette saggi, selezionati dallâ??Organizzazione per lâ??Unità Africana (Oau), che investigano sul genocidio in Ruanda. Siederà nella commissione per il dialogo inter-congolese. Lâ??Unifem (United Nations Development Fund for Women) la sceglierà, assieme a un altro esperto, per redigere un rapporto sugli effetti del conflitto sulle donne e il loro ruolo come facilitatrici della pace.
Fa ritorno in patria nel 1997, dove è al potere Taylor, altro dittatore e principale responsabile dello scoppio della guerra civile.
la lady di ferro, a suo tempo si era fidata di questâ??uomo che si voleva ribellare a Doe, e lo aveva sostenuto, commettendo un tragico errore, che, tuttâ??ora continua a gravarle addosso. Sfida Taylor sul terreno elettorale ma viene sconfitta e costretta riprendere la via dellâ??esilio, questo fino a quando, nel 2003, la situazione non si stabilizza con il trattato di pace fra le varie fazioni e lâ??arrivo dei caschi blu.
Câ??è da augurarsi soltanto che questa donna, che, avrà anche commesso errori di valutazione in passato, sappia realmente far fronte alle necessità di un paese che deve scrollarsi di dosso le macerie della violenza.
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