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di Giovanna Diana, Giovanna Piccitto, Sandro Pilot*
Come docenti da molti anni impegnati nel Progetto del “Quotidiano in classe” promosso dall’Osservatorio permanente Giovani-Editori, convinti come siamo del ruolo fondamentale che una stampa libera può svolgere nello sviluppo della capacità critica delle ragazze e dei ragazzi in formazione, esprimiamo il nostro totale dissenso e la nostra profonda indignazione per l’approvazione con voto di fiducia del D.D.L. sulle intercettazioni telefoniche.
Ricordiamo che l’art.21 della Costituzione italiana, oltre ad affermare il pieno diritto alla libertà di stampa, specifica che essa non può essere soggetta né ad autorizzazione né a censure che non siano strettamente imposte dal rispetto del “buon costume”; principi del tutto analoghi, del resto, sono contenuti nella Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo e sono stati più volte ribaditi dalla Corte di Strasburgo.
Qualsiasi legge che limiti la libertà di informazione è pertanto incompatibile con i più basilari principi democratici che tutti i giorni ci sforziamo di trasmettere agli studenti con il nostro lavoro ed il nostro esempio; siamo inoltre convinti che il pensiero critico possa formarsi e consolidarsi solo attraverso una libera valutazione ed interpretazione delle notizie, senza che queste siano preventivamente filtrate e condizionate da divieti o minacce di sanzioni pecuniarie e penali.
Auspichiamo quindi che una norma così palesemente illiberale non prosegua il suo iter legislativo e che la stampa possa continuare ad esercitare il suo pieno diritto/dovere di informare nel modo più onesto e completo possibile.
* Docenti di Lettere dell’Istituto Tecnico Nautico “S.Venier”
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