In queste ore al giornale radio Rai, si legge con grande interesse di quel Tomlinson, un  signore americano che ha commesso mille violazioni contro l'indipendenza della televisione pubblica americana.  Ci si domanda davvero perchè di un'inchiesta così dobbiamo leggere sul New York Times , perchè il nostro servizio pubblico ha ormai un sistema di regole 'violabili', perchè non si riesce a  vedere neppure in lontananza
una effettiva tutela giuridica che tuteli l'autonomia e l'indipendenza del giornalismo e vincoli in modo determinante il potere politico ed economico.

L'ennesima furbata editoriale sul gr del mattino (un magnifico pacchetto politico formato solo da un maxispot per Berlusconi, seguito da un soffietto di Brunetta.. niente opposizione, niente) , l'ennesima furbata di qualche volpe del quartierone ha di nuovo ricordato a tutti che il direttore Socillo e i suoi cari sono dei pericolosi incompetenti, interessati non a costruire e consolidare gruppi redazionali, ma portati
ad ascoltare il coro degli osannanti .  Se quattro anni fa, qualche coro si poteva ascoltare, ora sono grida e sberleffi, anche dal loggione, nonostante una altra manciata di nomine miste, qualche raro diritto acquisito, molti regali agli amici fedeli. Ma è  proprio un difetto di buon giornalismo, quello che salta agli occhi. Per cominciare a dire che l'inchiesta di Sigfrido Ranucci era di Rai news 24, il giornale radio ci ha messo una settimana , poi l'ha detto perchè se ne parlava in decine
di autorevoli agenzie internazionali. Non è bastata una sfiducia a schiacciante maggioranza, forse la redazione deve passare ad altri voti di sfiducia , uno al giorno,  ad personam... Di questo passo  il gr rischia di andare a finire nel sottoscala della sua sua dignità, del suo antico marchio d'origine .  L'ennesima furbata delle volpi ha avuto reazioni interne molto dure: una raccolta di firme, con la quale si
chiede di restituire l'onore ai giornalisti del giornale radio , una nota del cdr  che denuncia con fermezza il modo incompleto, lesivo del pluralismo e fazioso di fare informazione della testata. 'Solo due giorni fa - scrivono i rappresentanti sindacali - il direttore Socillo ha detto di voler garantire l'equilibrio e il pluralismo dell'informazione, soprattutto politica, in quella che si preannuncia come una lunga campagna elettorale. Già oggi però Socillo e il vicedirettore D'Anna, delegato alla cura del Gr1 del mattino, devono essersi distratti e nell'edizione delle 8 - quella di maggior ascolto - il 'piano casa' annunciato da Berlusconi è stato così trattato: servizio con le dichiarazioni del premier; poche righe lette in studio con le
posizioni dell'opposizione; intervista al consigliere economico di Palazzo Chigi, Brunetta a cui non ha fatto seguito alcun servizio sulla fattibilità del piano o meno magari con una intervista ad un tecnico oppure ad un esperto politico dell'opposizione.

Chiediamo ai vertici aziendali e alla Commissione di vigilanza sulla Rai - conclude il
Comitato di redazione - di assicurare ai giornalisti del Giornale Radio le condizioni  per svolgere il proprio lavoro con  la professionalità,  la completezza e la correttezza proprie del servizio pubblico e dei redattori del Gr'.

Il direttore ha replicato con una nota lunare, così riassumibile: è tutta colpa del caporedattore. Inusuale, per un direttore, buttare la  croce sui sottoposti?    Di più: eccelso , si direbbe,   sotto il profilo etico, deontologico, editoriale e contrattuale... Socillo Socillo. Crediamo che ha tua redazione non ti rimpiangerà .  Ma intanto:
si può avere qui in Italia,  qualche serio consesso americano, che studi e sanzioni  il caso Rai?