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Italia affondata. I Tg galleggiano, listati a lutto
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di DENTRO LE NOTIZIE

Italia affondata. I Tg galleggiano, listati a lutto

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I TITOLI DEI TG DEL 24 GIUGNO 2010 - Apertura monotematica dei tg. Ovviamente è l’Italia che esce dai mondiali a ottenere il primo titolo delle edizioni serali. Al centro dei servizi le prime dichiarazioni di Lippi che assume tutte le responsabilità della sconfitta su di sé. Commento tagliente di Oliviero Beha sul Tg3. “Quanto l’Italia ha vinto vinse tutto il Paese. Ed ora che si perde?” Resta nei titoli il caso di Pomigliano e il mezzo disimpegno della Fiat.

Tg attenti e accorti, per una situazione che non si riesce a comprendere quale risultato definitivo potrà avere. Il Tg4 propone con forza le certezze di Sacconi, e parla dello sciopero di domani con un attacco alla Cgil da parte di Emilio Fede. Nel commento abbiamo ascoltato il Segretario Confederale della CGIL, Susanna Camusso. Il Tg 3 dedica spazio non solo alla manovra e alla crisi (i dati parlano di un miglioramento) ma anche del dibattito e del voto parlamentare sulle Fondazioni liriche. E parla di opposizione divisa. Ed anche Studio aperto, sulle difficoltà economiche titola proprio “fuori dalla crisi” anche se poi, all’interno ammette: nel 2009 persi 500mila posti di lavoro e altri 250mila previsti per l’anno in corso. La fonte è Confindustria.

E’ un bel tg, il tg2: lunga copertina sull’Italia compreso un servizio su come la debacle azzurra è stata vissuta a Radio Padania ma anche spazio per servizi su economia e la manovra finanziaria, le fondazioni liriche in parlamento, un morto sul lavoro a Cesena (dà la notizia anche il Tg1), il processo alle nuove Br, i cittadini de l’Aquila a Roma, compresa la loro presenza alla Rai; la vicenda del Legittimo impedimento “adottato” dal neoministro Brancher, il processo a Dell’Utri. L’Italia, insomma, fa bene ai Tg, costringendoli a condensare nello spazio che resta tutte le notizie più importanti del giorno. Tutti danno grande spazio alla protesta delle Regioni per la manovra (i commenti di Vendola e Formigoni). Tg5 e Tg2 fanno una scelta simile. Non ci sono titoli se non quello sull’Italia e, per il Tg2, scene di crisi su titolo “campioni della vergogna” e musica di Sinatra, come congedo per Lippi. Nazionale che fa bene anche a Studio Aperto che ha poco tempo per il gossip. Siffredi evasore totale, La regina d’Inghilterra a Wimbledon e infine. riportiamo il titolo tale e quale: “Dopo il coccodrillo napoletano, il piranha nel Naviglio e il pitone di Milano è solo l’ultimo esemplare  che si aggiunge alle nuove giungle metropolitane tra fantasia e realtà”. Si tratta della pantera di Palermo. Sì, esatto. Fantasia o realtà?


Il Commento di Susanna Camusso, Segretario Confederale CGIL (Intervista di Alberto Baldazzi)

Come valuta la Cgil gli ultimi dati sulla disoccupazione e sull’andamento della crisi forniti dalla Confindustria? 
Ho guardato questi dati forniti dal Centro Studi di Confindustria e ci ho trovato delle contraddizioni, perché per un verso si dichiara l’uscita dalla crisi, ma dall’altro si dice che la manovra avrà un effetto depressivo dello 0,8% sul Pil. Quindi mi pare che ci troviamo di fronte più a un’affermazione ideologica – la crisi non c’è più – che non a un tentativo di affrontare davvero i temi reali. 

A  48 ore dal referendum, come si presenta  la vicenda Pomigliano agli occhi della Cgil?
Con una notizia che vogliamo interpretare positivamente, la conferma dell’investimento, e con un nodo che rimane aperto, cioè che le soluzioni siano condivise e i diritti dei lavoratori salvaguardati.

Domani, 25 giugno, ci sarà un’importante iniziativa della Cgil, seguita nei prossimi giorni da un’iniziativa dell’Fnsi sulla libertà di informazione. C’è qualche collegamento?
Ovviamente la presenza della Cgil allo sciopero di domani sarà la più ampia possibile e immaginabile. Allo stesso modo contribuiremo e saremo assolutamente presenti all’iniziativa per la libertà di comunicazione. C’è un nesso molto preciso. Provo a chiarirlo utilizzando la manovra. Se la manovra non cambia le norme di Protezione Civile, se la manovra dice che si fa comunque la Difesa Spa, con le stesse norme che si volevano applicare alla Protezione Civile Spa, se la manovra poco interviene rispetto all’evasione, se la manovra non interviene rispetto alla speculazione e agli scudati dello scudo fiscale precedente, se ripropone condoni, in realtà c’è un filo che lega tutte queste cose  e lega i provvedimenti  del Governo - penso anche al collegato lavoro – che è il filo che dice: portiamo il Paese verso l’illegalità. E un Paese verso l’illegalità ovviamente ha bisogno di mettere il bavaglio alla magistratura, alla stampa, alle organizzazioni sindacali. Quindi il filo della libertà è un filo che innanzitutto difende il lavoro.


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