Finora, parlare di Locride equivaleva a parlare di mafia, di agguati, di arresti, di cosche. Parlare di Locride significava automaticamente, parlare di â??ndrangheta. Oggi, parlare di Locride, significa sempre parlare di mafia, ma, la novità, è data dal fatto che se ne possa parlare in chiave totalmente nuova e da un altro punto di vista, ovvero, dal punto di vista di chi ha deciso di dire no.
No allo strapotere delle cosche. No allâ??ingiustizia e alla violenza. No alla criminalità organizzata che detta legge. No al silenzio e alla chiusura.
Tutto è iniziato da un lenzuolo bianco con uno slogan â??Ammazzateci tuttiâ?�: è bastato quello perché improvvisamente ci si accorgesse che al di là del muro di silenzio innalzato dalle cosche, esisteva una realtà civile che si era stancata, che aveva voglia di lottare e di far sentire la propria voce, una realtà fatta di giovani, colmi di speranza e pronti a scendere in piazza, senza timori.
Inizia da qui, da questi ragazzi, il viaggio che PRIMO PIANO ha voluto compiere in â??terra di â??ndranghetaâ?�. Il reportage, realizzato da Valeria Collevecchio, attraversa le alture dell'Aspromonte, passa per le coste joniche e tirreniche, percorre la locride in lungo e in largo, alla ricerca di quei volti e di quelle voci, che hanno avuto il coraggio di ribellarsi ad uno stato di cose: imprenditori, commercianti, amministratori locali, eâ?¦ Suor Carolina, per tanto tempo al fianco di Don Puglisi a Palermo...

"Câ??Eâ??CHI DICE NOâ?� è il titolo dello speciale di PRIMO PIANO, in onda giovedì 8 dicembre, alle ore 23 e 15.