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Articolo 21 - Editoriali
«Il premier soffia sul fuoco del conflitto»
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di Maristella Iervasi

da l'Unita'

MARCO MINNITI«Berlusconi è un irresponsabile, ha puntato sulla prova di forza per ragioni elettorali»

«A Silvio Berlusconi preme costruire schemi pre-elettorali e così soffia sul fuoco del conflitto sociale. ? lui, il premier, che ha voluto e ??ordinato? la prova di forza di lunedì scorso a Venaus. Un??accelerazione improvvisa dell??ordine pubblico - che ha provocato la rottura del dialogo con i comitati anti-Tav - imposta esclusimamente per stringere in un angolo la sinistra, per metterla in difficoltà. Ma questa manovra politica si è rivelata un boomerang per lo stesso governo». Marco Minniti, responsabile del dipartimento sicurezza e difesa dei Ds, ha questo forte sospetto. E non lo tiene per sè.
Scontro sociale, boomerang... Onorevole Minniti, si spieghi meglio.
«Berlusconi conferma un profilo di assoluta irresponsabilità. E più preoccupato di costruire schemi pre-elettorali e per fare questo non esita a rispolverare antichi clichè: gli estremisti di sinistra. Ma è rimasto isolato nel suo gioco politico. La Lega gli ha subito detto: ??Ma quali estremisti, quello è il popolo dei valligiani!». Il conflitto sull??ordine pubblico nato tra i ministri Pisanu (Vimanale) e Lunardi (Infrastrutture)... Insomma, basta vedere la sequenza dei fatti».
Vediamola insieme.
«Mi ripeto: Berlusconi ha in qualche modo pensato alla prova di forza su un tema delicato e com??è questo della Tav. Ed ecco la sequenza: venerdì mattina alle 9 il ministro Pisanu viene in Parlamento per riferire sull??antiterrorismo. E in aula, quando parla delle proteste per la Tav, non fa un accenno che sia uno alla possibilità di infiltrazioni estremiste. Poi Pisanu corre al Consiglio dei ministri. E guarda caso, due ore dopo e in una conferenza stampa, il ministro parla di infiltrazioni dentro il movimento anti-tav».
Dunque?
«Cos??è successo in quelle due ore? Quali sono stati gli elementi determinanti che hanno fatto riparlare Pisanu? Non c??è dubbio: nella riunione a Palazzo Chigi si è discusso del fatto che si doveva operare una accelerazione dell??ordine pubblico. Fino a lunedì sera la protesta era improntata al coordinamento e al dialogo. Quella stessa notte invece lo c??è stato lo sgombero dal campo di Vanaus. Un fulmine a ciel sereno. Spiegabile solo dalla necessità di produrre un evento di indubbio valore politico. Una ??carica? che ha fatto dire Lunardi: «Adesso è solo questione di ordine pubblico». E a Berlusconi: «Gruppi dell??estrema sinistra, dell??area antagonista e dell??anarco-insurrezionalismo stanno tentando di estendere i disordini...».
Parole non tranqullizzanti.
«Non c??è dubbio che l??atteggiamento di lunedì notte ha rotto il profilio dell??equilibrio e della serietà che il ministro dell??Interno Pisanu ha sempre cercato di mantenere. Non escludo che Pisanu sia stato vittima di una forzatura politica. Ma è anche vero che il muro contro muro che ora si è prodotto può offrire l??occasione a chi vuole fomentare la protesta.
Una mossa da campagna elettorale? Una ??strategia deliberata per mettere in difficoltà il centrosinistra? ha ipotizzato Massimo D??alema. ? d??accordo?
«Il sospetto è molto forte. Di fronte alle difficoltà del consenso elettorale si radicalizza lo scontro. Una scelta miope dell??esecutivo Berlusconi, che mette di più in evidenza l??inadeguatezza».
Ieri la grande manifestazione annunciata in Val di Susa. Non ci sono state ??cariche?, l??atteggiamento di polizia e carabinieri è stato responsabile. Un cambio di strategia?
«? difficile valutare se si tratta di un cambio di strategia. Sicuramente emergono evidenti conflitti e posizioni radicalmente differenti in questo governo e nella sua maggioranza. Un atteggiamento serio e responsabile è iscritto nel dna delle forze dell??ordine italiane: i nostri poliziotti e carabinieri sanno affrontare situazioni difficili di ordine pubblico senza arrivare a rotture come quelle provocate lunedì scorso».
I Democratici di sinistra sono a favore della Torino-Lione. L??opera si deve realizzare con il dialogo sociale. Ma come se ne uscirà da questa situazione?
«Per realizzare le grandi opere nel nostro paese non sono mai state utilizzate le sciabole. ? il dialogo l??arma vincente. Berlusconi, adesso, deve agire con una breve moratoria per far abbassare la febbre. Il processo del corridoio cinque deve essere accompagnato rassicurando le persone. I cittadini sono allarmati, occorrono garanzie ambientali e il mantenimento di un profilo di co-gestione con gli abitanti del territorio dove l??opera verrà realizzata».

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