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Articolo 21 - Editoriali
Il dopo Fazio. Berlusconi e il conflitto dâ??interessi per la nomina del governatore di Bankitalia
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di Salamandra

Sulla nomina del nuovo Governatore di  Bankitalia si staglia la nuvola inquietante del conflitto di interessi del presidente del consiglio Berlusconi.

Con la nuova legge sul risparmio, infatti, toccherĂ  al governo, nella persona del Cavaliere di Arcore, indicare il nome del successore di Fazio, di concerto con il Presidente della Repubblica, Ciampi, dopo aver sentito o meno anche lâ??opposizione, e il Consiglio superiore della banca stessa.

Ma come non ricordare il ruolo di controllore-controllato del Berlusconi imprenditore, oltre che dei media (con Mediaset quotata in Borsa, partecipata anche da banche), pure di finanziere nel mondo delle banche-assicurazioni?

Attraverso la Mediolanum, guidata dal suo socio storico Ennio Doris, il premier è entrato di fatto nel patto di sindacato di Mediobanca, la principale banca dâ??affari italiana, della quale la stessa Bankitalia attraverso il suo fondo pensioni detiene molte quote azionarie. Nel CDA di Mediobanca siedono sia Doris ( in rappresentanza anche di Berlusconi, socio paritario in Mediolanum), sia lâ??altro amico e sodale in affari, lâ??arabo Tarek Ben Ammar, che proprio in questi giorni avrebbe ceduto il suo canale digitale terrestre SportItalia a Mediaset.

Strani intrecci del destino affaristico-politico quelli tra Berlusconi e Bankitalia, quindi: nellâ??eventualitĂ  di una sua decisione sul nome del neo-governatore, il Cavaliere sceglierebbe pertanto il controllore dei suoi affari, in barba a qualsiasi legislazione antitrust europea!

Câ??è in giro per lâ??Italia, dunque, unâ??AutoritĂ  garante in grado di chiarire lo stato dellâ??arte ed intervenire di conseguenza?

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