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Articolo 21 - Editoriali
Giorno della memoria. Berlusconi onori i 6 milioni di ebrei e i 20 milioni di russi sterminati dall??Asse Hitler-Mussolini
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di Fabiola di Loreto

Il 27 di gennaio ci sentiamo tutti ebrei. Tutti, indistintamente, ripercorriamo dentro le nostre coscienze le atroci sofferenze dello sterminio. Tutti ci sentiamo intimamente colpevoli della Shoah, anche se siamo nati dopo gli eventi disastrosi e cupi della seconda guerra mondiale, anche se amiamo la libertà, la giustizia, la comprensione tra i popoli, l??uguaglianza di razze e religioni.
Ma per qualcuno questa data non significa nulla di straordinario, nulla da commemorare.
 Si tratta di Silvio Berlusconi, che non ha mai riconosciuto le colpe e gli orrori commessi dal fascismo e dal suo padre-dittatore Mussolini.
Berlusconi, infatti, non ha mai celebrato il 25 Aprile, giorno della Liberazione dell??Italia resistenziale dal nazi-fascismo. Non ha mai onorato la memoria dei 6 milioni di ebrei ??passati per un camino?, come liricamente poetizzava la famosa canzone di Guccini ??Auschwitz?. 
In un recente manifesto celebrativo della ??giornata della libertà?, il suo partito-azienda Forza Italia metteva in bella mostra, come fossero i ??Wanted, dead or alive? del far west, i faccioni dei dittatori sanguinari del Novecento: Stalin, Mao, Hitler,Castro,Saddam Hussein. Ma si dimenticava l??italico-romagnolo Mussolini!
Un lapsus freudiano, per non scontentare la destra post-fascista di AN che siede al governo con lui e per non alienarsi le simpatie di Alessandra Mussolini e Pino Rauti, a capo dei due partitini nostalgici, che alle prossime elezioni si alleeranno con lui.
Più che altro, però, perché è convinto nel suo profondo che il fascismo fu in ultima analisi ??una passeggiata, una bizzarria della storia, una grande vacanza organizzata per i suoi oppositori?. ??E poi Mussolini non voleva la guerra né le leggi razziali!?.
Oggi, Cavalier Pinocchio è il giorno della memoria, sancito da una legge del 20 luglio 2000 (al governo c??era il centrosinistra e non lei): un giorno per ricordare come l??essere umano può diventare ??homini lupus?, la belva e carnefice per i suoi stessi simili, come i nazisti e i loro complici fascisti sterminarono oltre 6 milioni di ebrei innocenti, altri milioni tra oppositori politici, omosessuali zingari e slavi. Per non dimenticare quegli oltre 20 milioni di russi, proprio loro sì!, i figli della madre-patria sovietica, guidati da ??Baffone? Stalin, che si opposero all??occupazione dei loro territori e che furono sterminati senza nemmeno numerarli, come accadeva per gli ebrei, in quanto ??non degni di essere assimilati alla razza umana?.
Questa è la memoria che noi vorremmo inculcarle sotto i bulbi piliferi dei suoi ricolorati capelli trapiantati, Cavalier Berlusconi. A proposito, si ricordi che anche Benito, lui, ??il Duce che la patria conduce?, ci teneva e come all??appellativo di Cavaliere. Strane coincidenze della storia! Come il fatto che amava straparlare alla radio, antesignana della inesistente TV di allora, apparire nei cinegiornali Luce, oltre ad avere il controllo dei giornali, delle agenzie, la famigerata Stefani, e contornarsi di belle donne, per dare risalto all??italica mascolinità!
Ma lei è vissuto ed ha prosperato agiatamente nell??Italia democratica, ha sapientemente utilizzato le leggi e gli spazi democratici che questa Repubblica, nata e regolata da una Costituzione fondata dai padri resistenziali, che oggi ha deciso di stravolgere dalle fondamenta, insieme ai suoi alleati leghisti e post-fascisti. Proprio come prevedeva il famigerato ??Piano di Rinascita? dell??inquietante,
supersegreta, antidemocratica e disciolta loggia segreta ??P2? di Licio Gelli, un ex-repubblichino aretino che gli firmò anche la tessera numero 1816.
Non abbiamo mai sentito uscire dalla sua melliflua bocca (che tanto si bea nel cantare arie francesi da stucchevole chansonnier di crociera o melodie lombardo-napoletane col fido posteggiatore Apicella) parole chiare e inequivocabili contro il nazifascismo; né una sola immagine è mai passata sui teleschermi con lei che vaga da un campo di sterminio all??altro, alle fosse Ardeatine, alla risiera di San Saba o al Campo di concentramento di Fossoli, per rendere gli onori alle migliaia di italiani ebrei e non solo ??passati per un camino?, o per parlare con i sopravvissuti e commuoversi come ogni essere umano sa fare in quei momenti drammatici.
L??Italia di questi ultimi cinque anni di regime mediatico da lei imposto sta subendo le stesse angherie e sopraffazioni, che la cultura nazifascista impose negli anni Trenta in Germania e in Italia contro gli intellettuali liberi, cristiani o ebrei che fossero. Con la sola differenza che al posto degli ebrei, ad essere epurati e relegati in un ghetto oggi sono  i giornalisti, gli artisti ??scomodi?, tutti coloro insomma che lavorano essenzialmente con il cervello ed hanno nell??intelligenza, nell??ironia e nella libertà di espressione le sole armi di resistenza alla sua  mercificatrice e iperconsumistica visione del mondo.
Certo allora c??erano i campi di sterminio, i forni crematori, le armi che crepitavano, le torture, la Gestapo e le SS, i battaglioni della morte, le camicie nere e i repubblichini ( che lei avrebbe voluto insieme ai suoi alleati equiparare per legge ai combattenti-resistenti ). Oggi, nella società evoluta di massa, con le televisioni in ogni stanza di tutte le famiglie, con i decoder satellitari e terrestri ( a lei molto familiari e redditizi!), internet e telefonini, i-pod e palmari, il suo regime si basa sull??ottundimento delle coscienze e l??omologazione degli interessi e delle necessità, come un immenso e devastante reality show, un ??grande fratello? orwelliano, che però si è infranto con la cruda realtà, la vita grama e difficile di tutti i giorni della gente comune.
Anche noi, comunque, tra non molto avremo il nostro giorno della memoria, Cavalier Berlusconi, e  scriveremo quella data come fosse il suo epitaffio politico. Quel giorno sarà il 9 di aprile!
Ancora una volta, Aprile, il mese dolce che annuncia la primavera di rinascita, speranza e libertà. Come fu nel 1945, quando la Resistenza trionfò sulle tenebre e spezzò il ??tallone di ferro? delle dittature.

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