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Articolo 21 - Editoriali
dopo elezioni. Ho fatto un incubo, vi prego svegliatemi!
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di Giuliano Santelli

Sono passati più o meno 180 giorni da quando il centro sinistra è tornato al governo. In Rai poco è cambiato. Tra poco, forse, Michele Santoro riprenderà a fare la sua trasmissione. Si chiamerà "Era ora!" ma Petruccioli, Presidente del Cda, ha detto che se riprende lui sulla seconda Rete Bondi e Cicchitto dovranno presentare Sanremo su RaiTre e Fini "Il Treno dei Desideri" su Rai 1.

La legge Gasparri è sempre al suo posto. In parlamento di Comunicazione si parla meno di nulla. Ora va tutto bene. Ognuno c'ha i suoi spazi, i suoi minuti. Tanto a me, tanto a te. Un po' in Rai e un po' nel privato. Sì, qualche contratto pubblicitario è tornato sulla carta stampata perchè in questa fase è politically correct. Il digitale terrestre non va. Non andava prima e non va adesso. Gasparri c'ha aperto un'azienda, insieme ad uno che si chiama Paolo e che già vendeva i decder.

Ogni tanto protesta qualcuno. Addirittura qualcuno afferma che tutte le promesse e le scelte che dovevano essere mantenute nei primi 100 giorni non si sono attuate. C'è chi risponde: "Ma che dite... abbiamo votato il 10 aprile. Il tempo di veder quel che troviamo e siamo arrivati all'estate. Poi alla ripresa dell'attività politica le cose più importanti devono essere altre. Non preoccupatevi che dopo metteremo a posto anche il sistema radiotelevisivo e faremo una legge specifica sul conflitto di interesse". Così  le voci di protesta sono sparute e fra poco saranno sparite.

C'è qualcosa d'altro che non cambia: stasera a Porta a Porta, condotto da Bruno Vespa, discuteranno di Cogne. Io non guarderò la tv. A Roma l'aria è ancora tiepida. Al Circo Massimo c'è Sabina Guzzanti che presenta uno show con Beppe Grillo, Marco Travaglio, Daniele Luttazzi, Oliviero Beha, Massimo Fini e in chiusura Albertazzi e Fo'. Sapete, in collegamento telefonico ci sarà anche Enzo Biagi. Lo intervista Loris Mazzetti.

 Per vedere qualcosa di buono bisogna ancora spegnere la tv e uscire di casa.

Ieri The Economist ha presentato lo status economico di Berlusconi. Dal 2005 ad oggi è passato da 12 miliardi a 16. Un bell'aumento, "sic!"

Ha anche detto che presto risolverà anche il conflitto di interessi. Sapete com'è. E' difficile essere il maggior proprietario delle reti private ed essere anche il miglior amico del ministro delle Tlc. A proposito, questa è la vera novità: sapete chi è? Una storia lunga...

Subito dopo le elezioni c'è stato uno strappo impressionante all'interno della Cdl. Volevano giocare con tre punte ma l'attaccante centrale era più pazzo di Cassano. Voleva fare anche il portiere, il difensore, il mediano ed il centrale. La cosa più buffa è che pretendeva di segnare di testa quando in difesa giocavano Angius e Fassino. Così la squadra si è sfaldata. Hanno cominciato a litigare fin dalla sera del risultato della partita. Guai, gli azzurri che perdono con i reds. Tutti arrabbiati con tutti.

La fine di un'epoca ha così coinciso con un nuovo astro del centro-sinistra. Molti sono saliti, armi e bagagli, sul carro dei vincitori. E sai com'è. Chi arriva ed aveva un peso dall'altra parte va ringraziato, deve essere coperto d'oro perché è il segno della vittoria più assoluta. Poi, guarda caso, c'era anche da assicurare la buona gestione del sistema televisivo che doveva essere affidata a qualcuno super partes. Qualcuno che sapesse come far funzionare bene le cose. Ed allora venne fuori il suo nome: Fedele Confalonieri. E' lui il ministro delle Tlc del nuovo centro sinistra!

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