Clicca qui per il nuovo sito di Articolo 21 »
Ricerca con Google
Web articolo21.info
 
 
Articolo 21 - Editoriali
Lâ??appello sul web: rinviare gli incontri a dopo le elezioni
Condividi su Facebook Condividi su OKNOtizie Condividi su Del.icio.us.

di l'Unità

Già seimila firme allâ??appello di un sacerdote: «Senza volerlo darebbe lâ??impressione di appoggiare uno schieramento»
Ha raccolto migliaia di adesioni. Eppure il sacerdote genovese che ha lanciato un appello al Papa perché non ricevesse in periodo elettorale il Ppe non voleva renderla pubblica. «La lettera è finita su Internet mio malgrado - dice Paolo Farinella - Scritta il 15 febbraio, doveva essere una lettera privata con la quale volevo avvertire il Vaticano che c'erano delle manovre per usare il Partito popolare europeo a fini interni, ero sicuro che il Vaticano non lo sapesse. Dopo un paio di giorni, alcuni amici hanno voluto metterla su Internet e nell'arco di una settimana sono state raccolte oltre 2 mila firme. Sinceramente avrei voluto un'altra via. Ma ormai la lettera è diventata patrimonio di tutti, tanto che ho chiesto che fosse tolto il mio nome in calce: ora sono uno dei 4 mila firmatari. C'è una protesta diffusa, tanti sentono disagio come credenti e cristiani, quando ad esempio ascoltano conviventi e divorziati difendere la famiglia».
Lo spostamento dellâ??udienza a dopo le elezioni, rileva il sacerdote, «sarebbe un segnale forte di rispetto del popolo sovrano». Nella lettera si sottolinea come l'udienza a Berlusconi è stata «pensata dall'interessato come una sorta di â??consacratio ad liminaâ? a ridosso delle imminenti elezioni politiche e dopo mesi di estenuante campagna mediatica senza esclusione di colpi». Dopo aver ricordato che in diverse occasioni Berlusconi si è definito «Messia» e «Gesù» della politica si osserva che non ci sarebbe «nulla da eccepire se l'udienza avvenisse in tempi normali e non sospetti» ma che è «programmata con fini strumentali». Se il Papa ricevesse Berlusconi in udienza «anche senza volerlo darebbe l'impressione di appoggiare il programma del visitatore e il gesto, più eloquente di ogni parola, apparirebbe a molti credenti in contraddizione con quanto il Papa afferma nella sua prima enciclica: â??la chiesa non può e non deve prendere nelle sue mani la battaglia politicaâ? per realizzare la società più giusta possibile».
Le firme sono ormai oltre seimila. Tra le prime 2420 firme sono più di venti i preti e le suore. I sacerdoti e i religiosi che hanno firmato la lettera appartengono tutti a un clero di base impegnato nelle parrocchie o nella vita religiosa; tuttavia il loro numero - col procedere della raccolta - è cresciuta ancora perché dopo le prime 2420 firme la sottoscrizione dell'appello è stata chiusa e la missiva inviata in Vaticano. Poi è stata riaperta, e con successo: in lista ci sono i nomi di Andra Bigalli, prete di San Casciano Val Pesa, di don Daniele Sivestri, prete di Lucca, di mons. Gatano Pollinzi, parroco di Petilia Policastro, in provincia di Crotone. E don Silvestro Ninzi, prete di Sesto Fiorentino, padre Cesare Geraldi di Reggio Calabria, don Vittorio Menestrina, sacerdote di Firenze; e ancora Francesco Fiordalisi, sacerdote di Castiglioncello, don Giuseppe Tortora, sacerdote di Genova, don Giuseppe Gambardella di Pomigliano d'Arco.
Non mancano i religiosi e le religiose: fra cui missionari e missionarie. Molte firme vengono dalla Toscana, ma anche da Genova e dalla Calabria, dal Veneto e dalla Lombardia. Intanto su Internet prosegue la raccolta di nomi e consensi.

Letto 1084 volte
Notizie Correlate
Audio/Video Correlati
Dalla rete di Articolo 21