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Sicurezza sul lavoro: Tremonti "spara" sulla 626, mentre sul lavoro si muore
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di redazione
Un bollettino nero, come tanti altri, ma rispetto al quale l’esternazione del ministro Tremonti ha suonato come un’uscita fuori luogo, tanto da esser lasciata cadere senza troppi commenti, soprattutto da parte sindacale. A rispondere invece l’ex-ministro del lavoro Cesare Damiano che così ha replicato: "Con l'affermazione del ministro Tremonti, secondo il quale robe come la 626 sono un lusso che non possiamo permetterci, il governo della controriforma del lavoro getta la maschera. Quello che invece l'Italia puo' permettersi e' un ministro come Tremonti che, a giorni alterni, passa dal socialismo al neo- liberismo..."
Un tempismo, dicevamo, quello di Tremonti ancora più sorprendente se si considera che proprio da lunedì è partita la nuova campagna ministeriale sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro dal titolo: "Sicurezza sul lavoro. La pretende chi si vuole bene", mentre il Ministero del Lavoro proprio nella giornata di ieri rendeva nuovamente disponibile il nuovo testo unico integrato con le modifiche introdotte dal Decreto Legge n. 78 del 31 maggio 2010, convertito con modificazioni con la Legge n. 122 del 30 luglio 2010, fra cui bisogna ricordare la soppressione di di IPSEMA e ISPESL, le cui funzioni passano all'INAIL.
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