di Senza Bavaglio
da http://www.senzabavaglio.info/
"Eâ?? una porcata". Così, lâ??autore della legge elettorale, Roberto Calderoli, ha bollato la sua creatura, quella norma che consegna in mano ai partiti la scelta di chi sarà eletto e di chi è destinato, dopo aver fatto la bandiera, a restare a casa.
Francamente non credevano che lâ??Unione si sarebbe servito di quella legge per far fuori i non allineati e le voci stonate fuori dal coro. E invece, purtroppo, dobbiamo constatare che è così.
Beppe Giulietti, il collega della Rai diventato poi deputato e che più di tutti si è battuto in Parlamento nella scorsa legislatura sui problemi della stampa e dellâ??informazione è stato, come si dice in gergo, segato.
A noi dispiace, non tanto perché Beppe è un nostro amico (in politica, ne siamo convinti, non si devono difendere gli amici in quanto tali, ma piuttosto chi la pensa come noi anche se dovesse esserci sconosciuto) ma perché Giulietti ha affrontato con spirito libero, sicuramente di parte, ma non di partito, i temi che stanno più a cuore a noi di Senza Bavaglio e cioè quelli legati alla libertà di stampa e allâ??indipendenza dellâ??informazione.
Insomma, il suo comportamento è stato indipendente e non ortodosso. Lâ??esclusione di Giulietti è un segnale preoccupante soprattutto alla luce delle tre paginette che sono il programma dellâ??Unione sullâ??informazione. Tre paginette che Ernesto Rossi avrebbe definito â??Aria Frittaâ?. Infatti non vengono presi di petto i veri nodi dellâ??informazione che si chiamano Rai, conflitto di interessi tra economia e politica da una parte e media dallâ??altra.
In particolare ci preoccupa unâ??affermazione contenuta in quel programma e non vorremo che equivalesse alla massima del Gattopardo: â??Cambiare tutto per non cambiare nienteâ?. â??Il Parlamento â?? câ??è scritto nel documento dellâ??Unione - garantirà il rispetto della missione di servizio pubblico e dellâ??autonomia e nuovi criteri di nomina dei vertici assicureranno lâ??autonomia managerialeâ?. Ebbene lo ribadiamo: è una contraddizione in termini che il potere politico controlli quello dei media e ne garantisca lâ??autonomia e lâ??indipendenza.
Solo una legge seria, che sottragga la Rai e i media al controllo della politica può ricondurre la Rai al vero ruolo di servizio pubblico. Tutte le altre formule servono solo a far ripiombare il Servizio di Stato al Servizio di qualche parte politica.