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Articolo 21 - Editoriali
Primo Maggio e dintorni.Una sinistra matura per governare l??emergenza?
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di Salamandra

Quale sinistra si appresta a dirigere le sorti del paese, dopo la vittoria ??ai punti? sul centrodestra?

Una sinistra matura, portatrice di valori secolari che si rifanno alla rivoluzione francese, a quella americana, a quella russa, alla lotta di liberazione italiana? Oppure una sinistra infantile, rancorosa e immatura, capace essenzialmente di gridare il proprio sdegno, di essere ??antagonista?, ma pur sempre marginale allo sviluppo della società moderna e alla globalizzazione non solo delle merci, ma anche delle persone, dei saperi e delle culture?

Non si sono ancora placati i colpi ??dell??artiglieria mediatica? di RAI, Mediaset e La 7 sulle bandiere israeliane bruciate durante la manifestazione del 25 aprile a Milano e sull??allontanamento della Moratti dal corteo, insieme al padre ex-deportato nei campi di concentramento, che subito arrivano altri colpi ??a palle incatenate? delle TV pubbliche e private sulle nuove contestazioni avvenute ancora a Milano e a Torino per la festa del Primo maggio.

Protagonista di nuovo la stessa Moratti, candidata dalla destra, insieme ai neofascisti, a sindaco della ??capitale morale? italiana in contrapposizione dall??ex-prefetto Ferrante, espressione del centrosinistra, ed incredibilmente invitata dalla Camera del lavoro di Milano al corteo del Primo maggio! A Torino, invece, le contestazioni hanno avuto per oggetto  il ministro filosofo-integralista Buttiglione ( quello della ??congiura europea dei gay?, che gli costò la nomina a Commissario UE!),  in cerca anche lui di un po?? di notorietà in quanto candidato sindaco per la destra contro l??ulivista Chiamparino.

Ma come hanno fatto CGIL-CISL e UIL ad invitare alla ??Festa dei lavoratori? una imprenditrice, da sempre ??lavoratrice? (sic!) nella ditta ligure di brokeraggio di famiglia, come se fosse una lavoratrice dipendente qualsiasi e non una straricca alto-borghese, imparentata con i petrolieri Moratti, ministra autrice dello sfascio della scuola e dell??Università? E?? proprio vero che la ??mamma dei cretini è sempre incinta?, per rifarsi ad un detto di Ennio Flaiano! La Moratti e il Buttiglione  mai hanno partecipato a manifestazioni del genere e così ora ne traggono i maggiori benefici propagandistici come ??vittime dell??intolleranza della sinistra?.

Vorremmo ricordare che chi riconosce i valori della Resistenza e del Primo maggio, alternativi alla cultura della destra e del gruppo di potere espressione del governo Berlusconi, crea una contraddizione interna al proprio schieramento e, come tale, deve essere rispettato da chi organizza queste manifestazioni.

Anche questa volta, però, piccoli, sparuti gruppi di ??utili idioti? dell??infantilismo di sinistra, o forse provocatori di professione sono riusciti a guastare la Festa del centrosinistra, senza che i relativi servizi d??ordine riuscissero ad isolarli. E?? questa una dimostrazione di inefficienza organizzativa, come non accadeva una volta, quando i sindacati e i partiti della sinistra riuscivano a ??tenere la piazza?!

Ma è anche indice di un pressappochismo politico, di uno strano senso di democraticismo verso le frange estremiste, che possono solo nuocere alla sinistra intera, provocando autogol mediatici e suicidi di immagine presso l??opinione pubblica, già piuttosto provata e sconcertata dai risultati delle ultime elezioni politiche.

Il problema principale, infatti, risiede proprio in quella ??potenza di fuoco? che i media pubblici e privati, ancora in mano agli scherani del ??caimano? Berlusconi, riescono a profondere con straripante intensità, mentre il centrosinistra sta con estrema difficoltà e certosino dosaggio creando le condizioni per formare il governo Prodi nel più breve tempo possibile e sanare la frattura democratica, aperta dalla ??cricca berlusconiana? che sta operando dal 10 aprile un tentativo estremo di delegittimazione istituzionale.

Ora, una sinistra matura, dopo la ??figuraccia mediatica? del 25 aprile avrebbe dovuto correre ai ripari: primo, non invitando la Moratti; secondo, smascherando i suoi tentativi strumentali ( oltre che quelli del Buttiglione d??annata) e comunque isolando i contestatori e permettendo ai due ??intrusi? di partecipare come gli altri ai cortei.

Ma una sinistra matura si interrogherebbe anche sul ruolo dei media, ??amici o meno?, per mettere mano subito alle anomalie informative che hanno fatto perdere in concreto quel vantaggio di un risicato 3% che lo schieramento di centrosinistra aveva prima del voto del 9 aprile, e che dal giorno dei risultati in poi hanno quasi costretto tutto il popolo che lo ha votato quasi a vergognarsi, a vestire gli abiti del lutto, anziché indossare quelli della festa, di non poter gioire in pubblico come un tempo faceva dopo le vittorie elettorali, quasi a scusarsi di aver superato lo schieramento avversario per quella manciata di 24 mila voti!

A questo punto, non si può più restare sulla riva del fiume a veder passare il ??cadavere del nemico?, come dice un vecchio adagio orientale. Occorre ??sporcarsi le mani? in senso politico: chiedere la sostituzione del Direttore generale della RAI; mettere mano alla riorganizzazione interna dell??azienda del servizio pubblico; cambiare le linea editoriali e produttive per sanare le fratture censorie operate dalla dirigenza asservita al governo berlusconiano; rimuovere quanti hanno operato per scelte ??fideistiche? o per mero interesse di potere e di carriera, asservendo la RAI ai voleri del concorrente Mediaset, mortificandone il pluralismo informativo e la qualità dei contenuti; modificare immediatamente alcuni articoli liberticidi e truffaldini della controriforma Gasparri ( a partire dal SIC, per arrivare alle norme antitrust e al digitale); rifare di sana pianta la legge sul conflitto di interessi.

I tempi sono strettissimi, le scadenze fondamentali del paese (finanziarie e sociali) pressano il nuovo governo Prodi, gli appuntamenti elettorali e referendari premono alle porte.

Non ricadiamo negli errori storici del 1996 e dintorni!

Il tempo ha sanato le ferite interne allo schieramento del centrosinistra e l??esperienza sanguinosa di questi ultimi 5 anni ci hanno resi maturi, per dare gambe e cervello al progetto di rinascimento democratico e costituzionale del paese. A partire proprio dall??affermazione dell??Articolo 21 della Costituzione!

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