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Articolo 21 - Editoriali
Il buio nella Palude
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di Oliviero Beha

Ã? quasi buio, nellâ??ora â??tra cane e lupoâ? di un tramonto previsto non si vede bene, si affonda nel fango. Per non sprofondare aggrappiamoci a notizie e voci che spuntano come minuscoli arbusti dalla palude (del calcio. E del resto). Possiamo farlo fortunatamente senza rischiare lâ??attacco del caimano, momentaneamente (?!) nel bioparco, peraltro molto ben nutrito. Ma sai che soddisfazione sparire lo stesso anche senza caimano... Allora: mentre il titolo si inabissava in Borsa dopo strane settimane di rialzo, si è dimesso il Consiglio di Amministrazione della Juventus. La Triade, Moggi, Giraudo, Bettega, getta la spugna per manifesta impresentabilità.
E lâ??Avvocato si rivolta nella tomba, anche se su un fianco solo. Già la Triade era definizione non beneaugurante, per lâ??omonima mafia cinese, adesso con quello che le Procure stanno buttando fuori lâ??associazione di idee e di intercettazioni sembra sempre meno di stampo figurato. La Lega presieduta da Galliani, anche leggermente vicepresidente del Milan, che una prima volta aveva accettato il conflitto di interessi - quasi la regola della casa - per â??spirito di servizioâ?, per sanare le fratture del pallone a grande richiesta dei club, e una seconda volta aveva battagliato alla morte per non lasciare lâ??incarico, ha preso atto delle dimissioni di Carraro dalla Federcalcio, rendendo più impossibile che improbabile che esse vengano revocate, come pareva ai più sospettosi. Od occhiuti.
La massa di voci/notizie dalle Procure, specie quella di Napoli, con il Vesuvio di trascrizioni pronte per essere depositate con la fine-inchiesta, ci dice di molte squadre coinvolte, dalla Juventus alla Fiorentina alla Lazio a scalare. Di una â??cupolaâ? di arbitri esecutori di interessi privati in atti d'ufficio rotondocratico, in primis il De Santis destinato ai Mondiali, ma da vedere in tv a quel che pare, alla faccia di tutto un sistema di regole e di un lessico che arriva fino al Quirinale: non si è sempre richiesto un Presidente arbitro sopra le parti? E ancora: di numerosi e gettonatissimi dirigenti di club di quella stessa Lega (calcio,dico...) summenzionata, di figure in vista nelle stesse Procure e nella Guardia di Finanza, oltre ovviamente agli amministratori della famigerata società Gea, coinvolti nel pasticciaccio brutto non di Via Merulana ma casomai di Via Allegri (cfr.il Palazzo del calcio).
Da Parma lâ??attività investigativa - della giustizia ordinaria, di quella sportiva parliamo unâ??altra volta - pare giunta allâ??identificazione di alcuni giocatori che avevano pensato bene di scommettere per interposta persona sui risultati combinati grazie ai rigori arbitrali telecomandati (qualsiasi riferimento allâ??habitat televisivo è puramente voluto). Sono della Juventus questi calciatori? Erano del Parma? Sono Buffon e Cannavaro, il primo forse il miglior portiere del mondo con nel pedigree giovanile una brutta scivolata (la maglietta nazista), il secondo con la storiaccia del Neoton e della flebo in tv, entrambi pilastri della Nazionale di Lippi nelle cui convocazioni in azzurro ci sarebbe la manona nera di Moggi? Io spero di no.
Contemporaneamente tra redazioni di carta stampata, radio e tv volano come folaghe a mezza altezza i nomi di giornalisti sportivi famosi, che stavano a Moggi come il culo alla camicia. Può essere? Temo di sì, ma forse sono semplicemente prevenuto... Non si tratterebbe di affari, ma di vischiosità tifosa. Che cosa non si fa per portare metaforicamente oppure no la borsa di qualcuno che sta nella stanza dei bottoni (degli arbitri, del denaro, del potere)... E siccome il potere dellâ??immagine pare sovrano, il rischio tocca soprattutto gli anfitrioni e i graduati televisivi. Non basta che già facessero quel che facevano, e che si vedeva accendendo un televisore, adesso siamo costretti a dubitare che lo facessero a comando.
Non insisto sulla credibilità smarrita dal condominio arbitrale, perché userei degli eufemismi destinati a venir bruciati dalla realtà giudiziaria: diciamo in una parola che tutto il calcio, direttamente o appena mediatamente, appare falsato alla Truman show, e che naturalmente forse non ci doveva essere bisogno delle intercettazioni per capirlo. O almeno che câ??è chi lâ??ha capito, ha provato a dirlo e ne è rimasto triturato. Oppure chi, come lâ??ex arbitro Nucini, ci ha lasciato le dita e la dignità tra i battenti della porta. Del sistema.
Questi sono gli arbusti nani che affiorano dal fango, nel buio. Poco,troppo poco per avviare un serio lavoro di bonifica. In attesa di avere più arbusti e soprattutto più luce, elettrica o solare nel cambio di ora del giorno o della stagione, vediamo se il tifoso e il cittadino possono avvalersi di qualche notazione storica. E sì, quando non si va avanti è il momento di prendere allâ??indietro la rincorsa. Cronologica. La Triade che si è dimessa ieri è contemporanea al potere del Cavalier Berlusconi, non come presidente del Milan ma del Consiglio: sono dodici anni che sono in sella, vincendo tantissimo e seminando tracce. Gli uni e lâ??altro. Curiosamente,alla latina, come piacerebbe al caimano che notoriamente divora i libri,una sorta di «simul stabunt simul cadent», vanno giù insieme. Ci sarà unâ??attinenza tra questo lasso di tempo nel calcio, e nella politica? Esercitatevi un pochino.
Forse dietro câ??è un comune denominatore di amoralità, che però quando corre sul filo diventa oggetto di indagine giudiziaria: doping, arbitri, corruzione per ora, intendo mentre scrivo, solo culturale. Una Tangentopoli riprodotta in Moggiopoli, ma con un concorso di colpa o di omesso controllo che grida vendetta. Ma che rimbalza, dalle stanze della giostra pallonara a quelle del Potere tout court, e viceversa. Lâ??uno non poteva non sapere dellâ??altro, e vi si appoggiava in un Festival di Sanremo dei conflitti di interesse. Le leggi che sorridevano al falso in bilancio forse facevano sorridere anche Moggi e soci. Anche perché lâ??inchiesta della Procura di Roma sulla Gea e i â??figli diâ?, rimanda alla stessa â??cupolaâ?, solo sviluppata in via generazionale. Ma nessuno ha fatto nulla, fino alle intercettazioni. Bizzarro, no? Forse il sistema stava bene o non stava abbastanza male a tutti, o quasi. E che altro è la palude di cui stiamo parlando, se non una degenerazione complessiva del costume, la domenica come gli altri giorni (in cui si giocano le Coppe, o gli anticipi...)?
Fa anche una certa impressione rimuginare appunto la congiunzione astrale degli eventi: Berlusconi perde, i latitanti storici istantaneamente non sono più tali, la Triade salta in un sentore mafioso che innamora, secondo Procure già allâ??opera da un pezzo, ma almeno un poâ?? timide, per esempio nel caso di quella di Torino nella persona del suo Procuratore Capo: si archivia, e si manda alla Federcalcio perché non paiono comportamenti di rilevanza penale, bensì â??moraleâ? riferiti allâ??etica o inetica sportiva. E se adesso invece acquisissero un diverso status giudiziario con gli ultimi sviluppi? Vedremo.
Ma un tappo sembra saltato, e il cambio di stagione avviato, anche solo per il raggiungimento di un livello di guardia della palude. Rimane in piedi, per Provenzano come per tutti i soggetti implicati nelle cronache nere pallonare, lâ??interrogativo sui soldi. Tanti, tantissimi soldi, con un riverbero nerastro fiscalmente parlando che rende ancora più oscuro il buio paludoso. Dove sono le centinaia di milioni in euro accumulati in questi anni? Sono rimasti nelle tasche degli indagati, o di qualcuno che indagato (ancora) non è, oppure hanno preso altre strade? E quali? Chi e che cosa il calcio sporco di cui stiamo descrivendo le gesta potrebbe aver finanziato?
E come facciamo a saperlo, ridotti come siamo nel fango montante, a luci spente, con le folaghe intorno? Ecco, ci vorrebbe che Moggi tirasse fuori una pila da campeggio per cominciare a illuminare il contesto. Qualcosa in più vedremmo, e capiremmo, per poi regolarci anche solo su che cosa auspicare o pianificare per lâ??avvenire. Certo, se poi Carraro, o Berlusconi, mettesse mano allâ??interruttore principale, illuminerebbe a giorno la palude a maggior gloria di Edison...
www.olivierobeha.it

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