di Roberto Natale (Usigrai)
Le notizie che cominciano Ad arrivare dallâ??inchiesta napoletana sul giro Moggi, nella quale sarebbe coinvolto anche qualche giornalista del servizio pubblico, impongono la massima attenzione da parte del vertice Rai. Naturalmente non ci si può basare solo sui primi lanci di agenzia, ed il sindacato si augura che ogni collega possa dimostrare di essere estraneo al sistema di favori e di pressioni che sta emergendo dal lavoro dei magistrati napoletani. Ma assieme ai diritti dei singoli va garantita al tempo stesso, nel modo più scrupoloso, lâ??immagine del servizio pubblico e della sua informazione sportiva: a tutela di chi paga il canone, ed anche dei tanti giornalisti sportivi che in questi anni hanno fatto con serietà il loro lavoro, senza rinunciare a porre domande ai potenti del settore. Al vertice Rai chiediamo di guardare non solo ad eventuali aspetti penali, ma anche a comportamenti che potrebbero risultare irrilevanti sotto il profilo giudiziario ma significativi sotto quello deontologico: il patto di fiducia con gli spettatori non è regolato soltanto dal codice penale. Per questo motivo auspichiamo che anche lâ??Ordine dei giornalisti voglia affrontare in modo incisivo una vicenda che rischia di compromettere pesantemente la credibilità della categoria.
Dalla Rai, inoltre, il sindacato dei giornalisti continua ad attendersi un incremento dellâ??informazione sul tema. Perché un fatto di così grande popolarità non ha ancora prodotto un approfondimento in prima serata? Non può bastare la tradizionale rigidità dei palinsesti per giustificare questa omissione. E la Rai dispone di tutte le risorse professionali per farlo.