di Articolo 21
Siamo proprio sicuri che lâ??Antitrust abbia preso una decisione giusta ed inappellabile sul conflitto di interessi per gli aiuti di Stato ai decoder digitali, assolvendo lâ??ex-presidente del consiglio Silvio Berlusconi e suo fratello Paolo?
Premesso che come Associazione abbiamo sempre rispettato le decisioni delle istituzioni di garanzia, Articolo 21, però, nutre qualche serio dubbio, specie dopo aver sentito alcuni esperti della materia.
Secondo lâ??Antitrust, infatti, non ci sarebbe il conflitto, perchè per il 2005 non câ??era ancora il regolamento di attuazione sul digitale terrestre, come dire: il principio non vale, perchè manca la norma esecutiva. Quindi per un problema procedurale, formalistico.
Ma il fatto in sé stesso era già disciplinato dalla legge. Il conflitto dâ??interessi era, infatti, già in essere con la normativa della Finanziaria 2005, anche se mancava il regolamento di attuazione.
La Finanziaria che disponeva gli aiuti ai decoder era stata adottata, in pratica, prima del Regolamento di attuazione della legge sul conflitto di interessi.
Lâ??Antitrust ha, quindi, sostenuto che non si poteva sanzionare Silvio Berlusconi né il fratello Paolo ( proprietario dellâ??azienda di distribuzione di decoder Solari.com), perchè mancava il regolamento di procedura; ma non la norma, ribattono gli esperti da noi consultati, che invece câ??era!
Quindi, se la legge câ??era già e lâ??accertamento avviene in un momento in cui il regolamento è comunque entrato in vigore, come fa lâ??Antitrust a non rilevare il conflitto?
Per gli aiuti della Finanziaria 2006 non lo ha ritenuto applicabile, perché secondo lâ??Antitrust la norma sarebbe stata cambiata, in quanto la Finanziaria non è stata più finalizzata al solo digitale terrestre ma a tutto il digitale, anche quello satellitare.
Per Sky, che controlla il 90% del mercato satellitare digitale, però, era una norma inapplicabile, in quanto la società di Murdoch adotta un decoder proprietario e, pertanto, non compatibile con il terrestre o in genere con la norma contenuta nella Finanziaria.
La conclusione, secondo Articolo 21, è che con una valutazione di tipo formalistico-bizantino si è disatteso il senso della legge sul conflitto di interessi.
A questo punto, i deputati che a suo tempo avevano denunciato il caso, come il senatore della Margherita, Luigi Zanda, e il diessino Luciano Violante, possono comunque appellarsi ancora al TAR del Lazio, per ribaltare la sentenza â??pilatescaâ? dellâ??Antitrust.