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Articolo 21 - Editoriali
Palestina allo stremo
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di Bruna Iacopino

La Palestina è messa a dura prova. Il Governo di Hamas costretto ad un vero e proprio collasso e questo nonostante abbia ricevuto incarico ufficiale da regolari elezioni democratiche come difficilmente se ne vedono in gran parte degli stati mediorientali. Ma Hamas non piace: non piace a Israele, e, di conseguenza, non piace agli Stati Uniti.
I fondi internazionali allâ??AutoritĂ  palestinese sono stati sospesi dopo il mancato riconoscimento da parte di Hamas delle tre condizioni imposte dal quartetto internazionale Ue, Onu, Stati Uniti e Russia per il Medio Oriente, e cioè riconoscimento di Israele, rinuncia alla violenza, e rispetto degli accordi di Oslo del 1993.
Da allora sono passati alcuni mesi e la popolazione palestinese è ridotta allo stremo, i fondi non sono sufficienti per mantenere le strutture sanitarie, molta gente muore non a causa dei bombardamenti ( anche per quelli), muore per mancanza di cure. Il personale infermieristico, "160 mila persone tra medici, poliziotti, funzionari dell'amministrazione pubblica palestinesi non percepiscono i propri salari" affermava Abu Mazen di fronte al Parlamento europeo di Strasburgo, qualche giorno fa.
Gli israeliani stanno trattenendo circa 55 milioni di dollari al mese di tasse e imposte doganali che, senza alcun dubbio, appartengono ai palestinesi, mentre, dâ??altra parte gli Stati Uniti stanno esercitando una forte pressione di carattere internazionale affinchĂŠ nessun tipo di aiuto di carattere economico possa arrivare al Governo di Hamas.
In seguito alle pressanti richieste avanzate da Abu Mazen e a causa delle denunce avanzate dalle organizzazioni umanitarie, lâ??Ue ha deciso di procedere con un programma di sostegno per il popolo palestinese che non passi attraverso Hamas, cosa che non sarĂ  semplice e soprattutto richiederĂ  del tempo, tempo che forse giĂ  si è esaurito...
Nel frattempo, Hamas ha rispettato il cessate il fuoco, nonostante continui a non riconoscere lo stato di Israele. Al Fatah non scende a patti con un governo terrorista, ma Al Fatah non ha vinto le elezioni per la corruzione interna che lo aveva logorato, e il popolo ha dovuto scegliere, ha dovuto trovare unâ??alternativa e, se quellâ??alternativa sta in Hamas, la colpa non è del popolo, allora perchè punirlo?
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