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Articolo 21 - Editoriali
Dai gladiatori azzurri, auguri di morte ai senatori a vita
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di Federico Fornaro

C??erano una volta i moderati. Potrebbe iniziare così il racconto sulla deriva barricadiera del popolo di Forza Italia che si esprime nello ??spazio Azzurro?, riservato ai commenti dei militanti sul sito ufficiale del partito www.forza-italia.it
L??aggressione verbale e mediatica di cui sono stati oggetto i senatori a vita per aver esercitato un loro diritto costituzionalmente garantito di esprimersi in occasione del voto di fiducia al governo Prodi, trova qui ampia eco, con toni truculenti sintetizzati nel messaggio di tal Stefania: ?? Adesso per spuntarla dobbiamo solo sperare che qualche senatore crepi ?.
Del rispetto dovuto per i senatori a vita (mai nella storia del Parlamento si era dovuto assistere ad una gazzarra simile) nei messaggi dei gladiatori azzurri non c??e??,ovviamente, la benché minima traccia e il termine più usato e??: ??Vergogna?.
Ad Andreotti, fino a qualche giorno fa candidato della Casa della Libertà per la Presidenza del Senato, sono riservati i commenti piu?? acidi, peraltro intrisi di totale ignoranza sulla storia della DC: ??e?? sempre stato un capo banda della sinistra democristiana. Anzi il capobanda?.
Se avessero votato contro Prodi sarebbero immediatamente diventati dei martiri dell??anticomunismo, mentre oggi l??auspicio diventa che ??l??indecenza dei senatori a vita si cancella con la riforma costituzionale?, per mettere fine alla ??gerontocrazia? dei ??parassiti a vita?.
Quel che non riescono a sopportare i supporter di Berlusconi che vi possano essere dei senatori che ??non sono stati eletti dal popolo?, che oltre tutto ?? paghiamo con le tasse del nord ?.
Insomma un impasto di populismo spicciolo, di antipolitica, di ignoranza della Costituzione e della storia repubblicana che non puo?? non preoccupare.
D??altronde i vertici di Forza Italia e della Casa della Liberta?? (salvo rare eccezioni) non fanno che gettare quotidianamente benzina sul fuoco dell??odio contro i presunti usurpatori, per giunta comunisti. Toni che, se possibile, appaiono ancora piu?? forti e distruttivi di quelli usati nell??ultima campagna elettorale.
E?? giusto ricercare il dialogo con l??opposizione come faticosamente stanno cercando di fare i vertici dell??Unione, ma e?? indispensabile che invece di aizzare i loro militanti come novelli gladiatori anticomunisti, i leader della Casa della Liberta?? accettino democraticamente la sconfitta elettorale e abbandonino la strategia dell??insulto per passare a quella della sacrosanta critica dell??opposizione nel merito dei provvedimenti del Governo.
Il ritorno a una normale dialettica maggioranza-opposizione deve essere pregiudiziale a qualsivoglia forma di dialogo istituzionale in Parlamento. L??attacco ai senatori a vita e?? l??ultimo atto di una inaccettabile, sotto il profilo etico e politico, strategia di comunicazione pensata per delegittimare il Governo e le istituzioni: nessuna concessione su questo terreno a Berlusconi&C., pena rischi gravi per la convivenza civile e per il futuro della nostra democrazia.
I confini del populismo e dell??antipolitica sono stati oltrepassati da troppo tempo e piu?? passa il tempo e piu?? sara?? difficile tornare indietro.

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