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Articolo 21 - Editoriali
1.210.502 siciliani - pari al 69,9% dei votanti - hanno detto No
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di Natya Migliori

1.210.502 siciliani -pari al 69,9% dei votanti- hanno detto ??No?.
Una vittoria schiacciante, quanto inaspettata.
Come inaspettata è stata la massiccia affluenza alle urne (53,6%), in barba alle proibitive condizioni climatiche.

Un ??ribaltone?, che vede gli stessi fautori soddisfatti ma perplessi.
Con punte di pessimismo.
??Il risultato in Sicilia è senz??altro paradossale -commenta Simona Saia, ventinovenne studentessa catanese- ma solo agli occhi di chi siciliano non lo è. Che vincesse Cuffaro alle regionali, era abbastanza ovvio, perché altrettanto ovvia e radicata è ancora la logica del clientelismo. Di fronte al referendum forse è scattato nelle coscienze un meccanismo differente. Ci si è trovati di fronte ad una scelta di grande responsabilità e ciò ha, senz??altro, avuto il suo peso. Ma non credo che le cose siano realmente cambiate.?
??Vorrei poter credere che questo segni davvero la fine dell??era berlusconiana -afferma Rosa Franceschino, 30 anni, giovane insegnante e fotografa catanese-  ma nutro purtroppo una profonda sfiducia nei confronti dell??elettorato siciliano. Non c??è maturità politica e l??unico principio che sembra inespugnabile è quello del ??favore? politico.?

Perché, allora, si è scelto il ??No??
??In effetti -aggiunge Luigi De Carne, 33 anni, insegnante di Acicastello- è una domanda troppo complessa. Come complesso era il quesito referendario. Non so perché la gente abbia deciso di votare ??No?. Io l??ho fatto perché credo sia improponibile cambiare il 40% della Costituzione italiana, uno dei testi più moderni esistenti al mondo, con un referendum.?
??Se il ??Si? non ha vinto ??continua Rosa Franceschino- non credo sia per un??acquisita coscienza da parte degli elettori, ma semplicemente perché la devolution ai siciliani fa paura. E in questo momento non farebbe che aumentare il divario fra Nord e Sud e mandare allo sfacelo regioni, come la nostra, già in enorme difficoltà.?

Pessimisti o meno, nel singolare campionato siciliano si sta uno pari?e palla al centro-sinistra.
Ci si aspetta un altro goal?
??Speriamo naturalmente di sì. -risponde ancora Luigi De Carne- Personalmente, auspico soprattutto una soluzione ponderata e graduale, che tenga conto delle reali esigenze di tutto lo Stato italiano. Partendo magari da  riforme che coinvolgano scuola e sanità, senza creare regioni di serie A e di serie B.?

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