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Verità per i desaparecidos: un appello e un'interrogazione parlamentare
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di redazione

Verità per i desaparecidos: un appello e un'interrogazione parlamentare

Con una lettera appello indirizzata al Ministro degli esteri Frattini, i familiari delle vittime dei desaparecidos argentini, e un gruppo di associazioni italiane e argentine chiedono che vengano riaperti gli archivi e venga consegnata alla magistratura argentina la copia delle denunce presentate, in quegli anni, dai cittadini italiani ai Consolati del nostro paese e inviate nel 1983 alla Procura della Repubblica di Roma.
“A partire dal 2004- si legge nell’appello- il Parlamento argentino e la Corte Suprema di Giustizia rivedono queste norme e modificano la giurisprudenza riaprendo di fatto centinaia di procedimenti penali. Oggi qualche centinaio di militari si trovano in prigione con sentenze già emesse dai tribunali argentini, con procedimenti in corso di dibattimento o in avanzato grado d'istruzione.”  “Dopo 30 anni- continua il testo- molti dei dichiaranti sono già deceduti e le loro dichiarazioni pertanto "irripetibili". Altre persone risultano invece irreperibili e pertanto quelle dichiarazioni sono "uniche". In altri casi descrizioni dei luoghi di detenzione e delle persone incontrate possono servire a ricostruire il percorso di desaparecidos di cui non si hanno altre notizie favorendo così la possibilità di contestare reati, di incrociare queste informazioni con altre per cercare di stabilire quanto sia durata la detenzione e dove possano trovarsi oggi i resti ossei da restituire alle famiglie.” Per questo si chiede al Ministro: “…che il Governo italiano consegni copia di questa documentazione al Governo argentino perché questi la custodisca e possa essere usata a fini investigativi, così come è stato già fatto da Spagna, Francia e dalla Segreteria di Stato USA. Signor Ministro Le chiediamo di accompagnarci in questo cammino di Memoria, Verità e Giustizia. Memoria per non dimenticare i soprusi delle vittime, anche italiane. Verità per ricostruire cosa è successo ad ognuno dei desaparecidos. Giustizia che attesa per tanti anni si rende ancora più urgente per l'avanzata età di quelle madri e nonne a cui sono stati sottratti figli e nipoti.” In seguito all’appello, il 28 settembre, è stata presentata anche un’interrogazione parlamentare a riposta scritta sul medesimo argomento, primo firmatario parlamentare del Partito Democratico eletto in America Meridionale e Vice Presidente del Comitato per gli italiani all’estero della Camera dei Deputati.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA


Dati di presentazione dell’atto
Legislatura: XVI

Firmatari
Primo Firmatario: PORTA FABIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO

 

Destinatari
• MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI


I sottoscritti interrogano il Ministro degli Affari Esteri per sapere:

premesso che

- in Argentina tra il 1976 e il 1983, durante la dittatura militare, molte persone si rivolsero ai Consolati italiani per segnalare le persecuzioni subite direttamente o da loro familiari;

- l’Ambasciata d’Italia di Buenos Aires nel 1983 portò tali incartamenti a conoscenza della Procura della Repubblica di Roma, consentendo in tal modo alla stessa Procura di avviare azioni penali verso militari argentini, alcune delle quali si sono concluse con esemplari condanne;

- in Argentina nel 2004 è stata riconsiderata la precedente normativa favorevole all’impunità per crimini commessi durante il periodo della dittatura militare, con la conseguenza di favorire l’apertura di una fase istruttoria e dibattimentale diffusa e proficua, che ha già portato in diversi casi a rendere giustizia a familiari di desaparecidos;

- a distanza di trent’anni, molti di coloro che avevano reso dichiarazioni presso i Consolati italiani sono scomparsi o irreperibili, quindi non più in grado di confermare le loro dichiarazioni davanti ai giudici;

- le notizie contenute negli esposti presentati ai consolati italiani, oltre a contribuire all’accertamento delle eventuali responsabilità, possono servire anche a ricostruire il percorso di molti desaparecidos, favorendo l’accertamento dei fatti e l’eventuale ritrovamento dei resti degli scomparsi;

- per casi analoghi, i governi di Spagna, Francia e USA hanno già provveduto a consegnare i documenti in loro possesso alle autorità argentine affinché possano essere conosciuti in loco ed eventualmente utilizzati a fini investigativi;


se il Governo italiano non intenda trasmettere a quello argentino la documentazione in suo possesso e rispondere in tal modo alle attese dei familiari dei perseguitati dalla dittatura e degli scomparsi e concorrere ad affermare un principio di verità e giustizia.   


Si chiede risposta scritta


Roma, 28 settembre 2010

              


PORTA Fabio

BUCCHINO Gino

COLOMBO Furio

D’ALEMA Massimo

FARINA Gianni

FASSINO Piero

GARAVINI Laura

NARDUCCI Franco

ORLANDO Andrea

GIULIETTI Giuseppe

ORLANDO Leoluca


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