Articolo 21 - Editoriali
Legge 40, attenti alla Cossutta!
di Bruna Iacopino
Legge 40, la tanto discussa legge 40, torna a far parlare di se. Naturalmente le pagine dei principali quotidiani italiani non hanno dedicato troppo spazio alla vicenda, perchè occupati (e giustamente) a monitorare quello che accade in Medioriente e, a livello interno, lâ??ennesimo voto di fiducia richiesta dal nostro Parlamento per il la finanziaria. Ma, qualcuno non si è lasciato sfuggire una cosa simile, e questo qualcuno è stato il cattolico Avvenire, che, in un bruciante editoriale scritto da Marco Tarquinio, e pubblicato oggi, apostrofa la Ministra Turco di â??scelta intollerabile e arroganteâ?. La scelta in questione fa riferimento allâ??incarico, da parte di Livia Turco, conferito a Maura Cossutta ex Pdci, di revisionare la legge 40, in maniera tale da renderla più conforme alle linee Ue sulla fecondazione assistita. Si grida â??al lupoâ? prima che questo appaia dietro lâ??angolo.
In appoggio allâ??appello lanciato da Avvenire corre subito lâ??ex-ministro Gasparri, che recuperando il fraseggio di Tarquinio, non fa altro che rincarare la dose, per poi passare direttamente agli insulti, definendo gli esponenti cattolici di sinistra come degli â??utili idiotiâ? incapaci di rendersi conto di quanto sta accadendo.
Si fa appello al referendum, quello dellâ??astensionismo di massa, che ha visto la sconfitta della revisione della legge, per affermare che la maggioranza degli italiani non vuole modifiche a quella legge, referendum sul quale ha pesato tantissimo lâ??invito rivolto gli elettori, da parte ecclesiastica, allâ??astensionismo. Si accusa la Cossutta, appena nominata, di voler svuotare la legge, per renderla inefficace. Si accusa Dâ??Alema di appoggiare la condotta di Livia Turco, e si accusa Mussi per le linee scelte nel campo della ricerca... insomma non ce nâ??è uno che si salvi!
Fazione laica da una parte, fazione cattolica dallâ??altra. Allâ??interno della stessa Cdl, câ??è chi, come Gasparri, si scaglia contro la nomina della Cossutta, e chi, invece, come il segretario della Dc Gianfranco Rotondi, cattolico liberale, parla di una nomina "discutibile", ma afferma che la legge 40 "é chiaramente da modificare"; mentre Chiara Moroni, vicepresidente dei deputati di Forza Italia, dice di "apprezzare" la nomina di Cossutta e chiede di "intervenire" sulla legge sulla procreazione "che pone il nostro Paese fuori dall'Europa".
Le spaccature non tardano a sorgere anche allâ??interno dellâ??Unione, dove, il fronte dei cattolici capeggiato da Enzo Carra, Paola Binetti, Luigi Bobba ed Emanuela Baio Dossi, si dice â??preoccupataâ? giacché, â??nel comunicato del ministro non appaiono chiaramente definiti i compiti di Maura Cossutta, che potrà anche essere una collaboratrice competente su molti fronti, ma non riteniamo che la sua sensibilità sia in sintonia con la legge 40â?; gli stessi si dicono poi pronti a vigilare sullâ??operato della Cossutta.
Insomma, spaccature e accordi bilaterali sono ormai diventati allâ??ordine del giorno, così come allâ??ordine del giorno, è il fare ricorso alla fiducia. Ma, alla fine, questo partito democratico, chi dovrà farlo se non riesce a trovare un punto di convergenza neanche sullâ??operato dei singoli ministeri e allâ??interno della stessa maggioranza? Che lâ??opposizione trovi da ridire è normale, è il suo compito, ma che succeda nella maggioranza...
In appoggio allâ??appello lanciato da Avvenire corre subito lâ??ex-ministro Gasparri, che recuperando il fraseggio di Tarquinio, non fa altro che rincarare la dose, per poi passare direttamente agli insulti, definendo gli esponenti cattolici di sinistra come degli â??utili idiotiâ? incapaci di rendersi conto di quanto sta accadendo.
Si fa appello al referendum, quello dellâ??astensionismo di massa, che ha visto la sconfitta della revisione della legge, per affermare che la maggioranza degli italiani non vuole modifiche a quella legge, referendum sul quale ha pesato tantissimo lâ??invito rivolto gli elettori, da parte ecclesiastica, allâ??astensionismo. Si accusa la Cossutta, appena nominata, di voler svuotare la legge, per renderla inefficace. Si accusa Dâ??Alema di appoggiare la condotta di Livia Turco, e si accusa Mussi per le linee scelte nel campo della ricerca... insomma non ce nâ??è uno che si salvi!
Fazione laica da una parte, fazione cattolica dallâ??altra. Allâ??interno della stessa Cdl, câ??è chi, come Gasparri, si scaglia contro la nomina della Cossutta, e chi, invece, come il segretario della Dc Gianfranco Rotondi, cattolico liberale, parla di una nomina "discutibile", ma afferma che la legge 40 "é chiaramente da modificare"; mentre Chiara Moroni, vicepresidente dei deputati di Forza Italia, dice di "apprezzare" la nomina di Cossutta e chiede di "intervenire" sulla legge sulla procreazione "che pone il nostro Paese fuori dall'Europa".
Le spaccature non tardano a sorgere anche allâ??interno dellâ??Unione, dove, il fronte dei cattolici capeggiato da Enzo Carra, Paola Binetti, Luigi Bobba ed Emanuela Baio Dossi, si dice â??preoccupataâ? giacché, â??nel comunicato del ministro non appaiono chiaramente definiti i compiti di Maura Cossutta, che potrà anche essere una collaboratrice competente su molti fronti, ma non riteniamo che la sua sensibilità sia in sintonia con la legge 40â?; gli stessi si dicono poi pronti a vigilare sullâ??operato della Cossutta.
Insomma, spaccature e accordi bilaterali sono ormai diventati allâ??ordine del giorno, così come allâ??ordine del giorno, è il fare ricorso alla fiducia. Ma, alla fine, questo partito democratico, chi dovrà farlo se non riesce a trovare un punto di convergenza neanche sullâ??operato dei singoli ministeri e allâ??interno della stessa maggioranza? Che lâ??opposizione trovi da ridire è normale, è il suo compito, ma che succeda nella maggioranza...
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