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Articolo 21 - Editoriali
Giornalisti: qualcosa si muove ma nella direzione sbagliata
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di Vittorio Roidi

Qualcosa si muove. Per ora nella direzione sbagliata. Torna la proposta dei radicali di abolire lâ??Ordine dei giornalisti e subito si accodano alcuni presunti liberalizzatori. Ci sono colleghi autorevoli e ce ne sono non pochi che in passato dallâ??Ordine ricevettero sanzioni di natura disciplinare.

Ancora non sappiamo se il governo Prodi proporrĂ  qualcosa per riformare lâ??organizzazione dei giornalisti. Può darsi che si occupi anche di questa il ministro Bersani. E sarebbe un bene, visto che da molti anni è stata chiesta una profonda modifica della vecchia legge del â??63, ormai difficilmente applicabile. Finora il Parlamento non ha mai trovato il tempo di occuparsene.

Quello dei radicali è un vecchio refrain. Abolire un Ordine professionale, ma senza un perchĂŠ. Affermano che la sua esistenza ostacola la libera professione. Il che è assurdo, basta guardare quante centinaia di persone scrivono sui giornali senza possedere alcuna tessera e quante (circa 1200 ogni anno) vanno ad affrontare lâ??esame di stato.

Che si apra finalmente una discussione è positivo. I giornali non si occupano mai di questa questione, per una sorta di strano pudore. Invece, è probabile che al cittadino interessi sapere chi debba considerarsi giornalista, quale preparazione debba possedere e quali doveri. Avanti allora. Ma si dicano, per favore cose precise. Anzitutto se si vuole una professione giornalistica. Oppure se, in un nome di una anarco-libertĂ  ciascuno possa fregiarsi di questo titolo. Alle professioni, dice ad esempio lâ??Unione europea, si deve accedere attraverso una laurea, almeno triennale. Se si vuole abolire il giornalismo professionale (per lasciare spazio a quello dilettantistico) si spieghi comunque quali sono gli obblighi dei giornalisti: la ricerca della veritĂ , come afferma la legge del â??63? Chiunque può diffondere notizie, anche se in realtĂ  si rivelano solo pensieri personali? Il giornalista sarĂ  come uno scrittore o un poeta?

Se si vuole fare un discorso costruttivo si deve spiegare cosa devono studiare gli aspiranti giornalisti? E dove: allâ??universitĂ , oppure è sufficiente apprendere un poâ?? di mestiere, nelle redazioni, come si faceva una volta?

Trovate le risposte a questi interrogativi, si abolisca pure la vecchia legge. Quel giorno sarò dâ??accordo. Ma oggi serve una discussione in profonditĂ . Chi ha dedicato parecchie energie alle questioni della professione, il carnevale di stagione lo trova insopportabile.

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