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Articolo 21 - Editoriali
Da Repubblica l'intervista a Enzo Biagi
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di Carlo Brambilla*

Enzo Biagi: "Alle polemiche bisogna rispondere con la professionalità"  
"Il Polo parla di lottizzazione? Ã? il bue che dà del cornuto all´asino"  
  
"Dopo l´editto bulgaro di Berlusconi improvvisamente in Rai nessuno mi rivolse più la parola, fui epurato"
 
MILANO - «Mi torna in mente la vecchia storiella del bue che dà del cornuto all´asino...» Enzo Biagi scherza, con amarezza, sulle roventi accuse di "epurazioni" in Rai. Sull´allarme per le feroci "liste di proscrizione". «Confesso di seguire con distacco la vicende delle nomine in Rai. Ricordo di essere stato scomunicato per volontà dell´allora presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ai tempi del cosiddetto "editto bulgaro"». E sorride alla battuta di Massimo D´Alema che ha fatto tanto infuriare la Casa delle Libertà («Mi domando se sulla Rai non siamo stati troppo buoni, anziché occupare la tv pubblica, ci siamo occupati di politica estera»).
Biagi, le sembra si possa parlare, oggi, di un clima di vendetta all´interno della Rai?
«Non ho nessun contatto. Sono solo un vecchio signore che guarda i telegiornali. Penso che alle polemiche bisognerebbe rispondere con la professionalità. Con dei programmi fatti bene».
Però confessi, non le sembra curioso che proprio chi è stato autore di grandi epurazioni quando era al governo, arrivi oggi a denunciare addirittura pericoli di «pulizia etnica» e di «lottizzazione furiosa».
«Chi non è con noi è contro di noi. La frase non l´ho inventata mica io. Se ricordo bene queste cose le dicevano i fascisti».
Chi oggi è al governo potrebbe essere tentato, in qualche modo, a sua volta, di favorire i propri uomini.
«La Rai è governativa per definizione. Cambia il governo, non cambiano i sistemi. Allora si rischia che da servizio pubblico si trasformi in servizio privato. Questo vale per alcuni signori, mi pare».
Anche il centrosinistra, secondo lei, vuole lottizzare?
«Non credo. Non voglio fare un processo alle intenzioni. Penso che se le valutazioni fossero esclusivamente professionali certe cose in ogni caso non succederebbero. Non sarebbero successe. Questo è un Paese dove non conti mai per quello che sei, ma per chi conosci. Se improvvisamente ci sentiamo poco bene ci chiediamo subito chi conosciamo all´ospedale. Se abbiamo bisogno di un biglietto ferroviario chiediamo "conosci qualcuno alle Ferrovie"? Succede così nella vita di tutti i giorni. Figuriamoci con la Rai. La gente cerca conferme alle opinioni che ha già. Preferisce discutere con quelli con cui vanno già d´accordo».
Cosa accadde dopo il famoso editto bulgaro di Berlusconi, che decise di eliminare Enzo Biagi dalla Rai?
«Facevo un programma che si chiamava Il Fatto. Aveva un certo successo, mi pare. Improvvisamente in Rai nessuno mi rivolse più la parola. Venni epurato». 
 *tratto da repubblica del 7 settembre

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