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Articolo 21 - Editoriali
Iraq, che fare? Le prime risposte del nuovo governo iracheno alla comunitĂ  mondiale
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di Francesco Paola*

Il nuovo governo iracheno insediatosi ieri è, secondo il rappresentante dell'ONU Lakhdar Brahimi, il migliore dei governi possibili. Data la situazione. V'è da chiedersi, legittimamente, se Lakhdar Brahimi sia stato il migliore dei rappresentanti ONU possibili. Data la situazione. Governo a termine se come previsto entro gennaio prossimo si svolgeranno le nuove elezioni della assemblea costituente? O un governo provvisorio ma di fatto senza termine se le elezioni andassero a slittare? Con ulteriori violazioni della legalità internazionale? Sette mesi possono essere lunghissimi, forse decisivi. Il nuovo governo iracheno è certamente chiamato ad un compito fondamentale: la sua autorevolezza sarà certamente proporzionale al suo grado di autonomia e di indipendenza. Come si può notare, il concetto di separazione dei poteri, l'esistenza di adeguate
garanzie di indipendenza, sono nozioni costituzionali che hanno una valenza generale.  Perchè il nuovo governo iracheno possa essere autorevole, dovrĂ  avere l'ONU come referente, ovvero una autoritĂ  neutrale e sovranazionale.
La  permanenza e la autorevolezza di questo governo dipendono, al tempo stesso, proprio dalla presenza di una forza multilaterale internazionale direttamente dipendente dall'ONU. DovrĂ  assicurare il rispetto dei diritti umani quale condizione essenziale ed elemento fondativo del nuovo stato iracheno. Il nuovo governo iracheno dovrĂ , last but non least, essere in grado di intervenire e sciogliere i nodi spesso inestricati dei conflitti di interesse tra gli attuali esponenti della politica USA e imprese in Iraq. Quali fattori anche essi causativi di instabilitĂ  internazionale. E l'ONU e la comunitĂ  internazionale dovranno efficacemente intervenire in sostegno della attuazione di tutte tali prioritĂ , di volta in volta. Tutto questo non è poco. In proporzione alla soluzione di tali nodi la questione iracheno potrĂ  avviarsi a soluzione ed in Iraq e nel Medio Oriente e nel Mondo intero potrĂ  ricominciare a parlarsi di Pace.
*(Responsabile Nazionale sui temi della concorrenza e del conflitto di interessi del Partito di Italia dei Valori - candidato alle elezioni europee nella lista di Pietro-Occhetto - Circoscrizione centro)

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