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Articolo 21 - Editoriali
Normandia, lâ??inammissibile silenzio Rai
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di Vittorio Emiliani

da L'Unita'

Guardavo con emozione, spesso con commozione, la grande, bella cerimonia per i sessant'anni del D-Day sulla costa di Normandia, in faccia alla Manica, e dal canale satellitare di RaiNews24 o anche da quello di SKY facevo zapping sulle tre reti Rai per vedere se almeno aprivano qualche ampia â??finestraâ?. Niente: soltanto telefilm o repliche di film. Eppure in modo tanto solenne quanto sobrio ci venivano incontro, come vecchi di famiglia, i veterani di quell'epico sbarco che concorse poderosamente a salvare l'Europa dal nazifascismo. E a me, all'epoca bambino, tornavano in mente le avanguardie dell'VIII Armata, neozelandesi, indiani, italiani del Corpo di Liberazione, inglesi, americani sui carri armati imponenti. Domenica, il vento dell'Atlantico portò, ad un certo punto, il suono inconfondibile delle cornamuse che nel '44 servĂŹ a recuperare i dispersi e che a noi fecero ascoltare i canadesi (di origine irlandese e scozzese), come nelle battaglie antiche. Da allora, da sessant'anni, mi dĂ nno i brividi. Di tutto questo, della prima volta di un Cancelliere tedesco a celebrare con gli ex nemici quella festa grande della libertĂ , della prima volta di un presidente russo, nulla di nulla compariva sui canali â??terrestriâ? della Tv. Pazienza le reti berlusconiane, visto che il loro proprietario in Normandia non l'avevano invitato (come siamo ridotti). Ma le reti Rai, pagate per metĂ  dal canone, no. Lo trovo inaccettabile.
Toccava alla piccola e come assediata RaiNews24, canale satellitare (per lo meno gratuito, a differenza di SKY), fare il mestiere dell'intero servizio pubblico. E l'ha fatto assai bene, con lo storico Lucio Villari a commentare in studio in modo lucido e pacato. Oppure intervistando i veterani, e i giovani discendenti degli americani caduti a migliaia su quelle spiagge, con inglesi, canadesi e polacchi. E tutti parlavano in modo schietto, sobrio. Anche dell'Iraq. A volte in dissenso col loro presidente seduto vicino a Chirac e alla regina Elisabetta. Tutti, proprio tutti insistevano sul valore fondante della Resistenza nella guerra al nazifascismo. Forse per questo Rai e Mediaset hanno rinunciato alla diretta, anche parziale. Avranno pensato che, lasciato a casa Berlusconi, la â??par condicioâ? sarebbe stata violata, che so, da Schroeder o dal ricordo del â??maquisâ? francese, di una Resistenza che lĂ  i moderati non si sognano di sminuire. Peccato. Si poteva fare la nostra bella figura. Con poco. E insegnare qualcosa. A tanti.

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